News Notizie Italia Lipper: Europa, continua la crescita dell’industria del risparmio gestito

Lipper: Europa, continua la crescita dell’industria del risparmio gestito

Pubblicato 25 Gennaio 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:00
L'industria del risparmio gestito ha beneficiato di nuovi flussi netti in entrata per 29,2 milioni di euro ( il dato mensile più elevato dopo i 29,2 registrati nel luglio del 2005), e di un incremento complessivo del patrimonio pari a 68,2 milioni di euro. I restanti 42,2 milioni di euro provengono dal contributo fornito dalla performance di mercato (che è stata particolarmente sostenuta nel comparto dei fondi azionari). L'ottimismo dei sottoscrittori europei ha avuto la meglio anche sulla battuta d'arresto incassata dai principali listini continentali in ottobre.

Novembre è stato un mese caratterizzato dalle attese per l'apertura di nuovi scenari per il segmento del reddito fisso. I tassi di interesse a breve termine ha subito un lieve rialzo, guidato dall'onda emotiva per l'inversione della politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea (ricordiamo che il 1° dicembre è arrivato il primo rialzo del costo del denaro dopo cinque anni). L'inversione del trend non ha impedito ai fondi obbligazionari e a quelli bilanciati di raccogliere nuove sottoscrizioni che ammontano rispettivamente a 6,4 milioni e 4,1 milioni.

I timori per uno scoppio della bolla speculativa che incombe sul settore immobiliare non hanno impedito al comparto dei fondi immobiliari di chiudere l'anno in territorio positivo (sia in termini di raccolta che di performance). I flussi netti in entrata hanno viaggiato su livelli sostenuti in marzo e novembre (552 milioni di euro).

I dati della raccolta di novembre hanno confermato l'andamento negativo per i fondi liquidità (-3,4 milioni di euro), confermando la graduale caduta del feeling tra gli investitori del Vecchio Continente e i money market fund. I fondi obbligazionari area euro a breve termine sono stati la categoria che ha accusato il maggior contraccolpo (-1,5 miliardi di euro). Andamento decrescente anche per i fondi a capitale protetto ( -779 milioni di euro) e per i fondi a capitale garantito ( -207 milioni di euro).

Non è stata una sorpresa scoprire che gli azionari Europa e gli azionari Giappone sono state le sotto- categorie di fondi azionari che hanno trainato la raccolta. La prima sotto- categoria può contare su una raccolta netta che fa segnare una crescita ininterrotta da gennaio 2005. Gli investitori hanno iniziato a preferire gli azionari Giappone a partire da agosto. Il quarto mese consecutivo di flussi netti in entrata conferma la fiducia riposta dai sottoscrittori nelle potenzialità di un mercato azionario (Tokio) che può contare sia sul supporto della domanda domestica sia sui buoni risultati messi a segno dalle aziende orientate all'esportazione.

Il mese di novembre ha fatto registrare anche il ritorno di due categorie di fondi che avevano raccolto poco o niente durante i primi dieci mesi del 2005: si tratta degli azionari Nord America ( 2,5 milioni di euro di flussi netti in entrata) e degli azionari Regno Unito ( 2 milioni di euro di flussi netti in entrata). Non tutte le categorie di fondi azionari hanno chiuso la raccolta mensile in territorio positivo: gli azionari globali e i prodotti dedicati ai listini di alcuni paesi europei (Svizzera e Italia hanno accusato flussi netti in uscita rispettivamente per 458 milioni di euro e 248 milioni di euro).

I fondi dedicati ai mercati Emergenti hanno chiuso in territorio positivo la raccolta di novembre. Gli emergenti globali, gli emergenti Europa e quelli America Latina hanno chiuso il mese con flussi netti in entrata pari, rispettivamente, a 1,2 milioni, 1,1 milioni e 0,7 milioni di euro. I paesi Emergenti sono stati i protagonisti della raccolta netta del settore obbligazionario: 2,7 miliardi di nuovi assets. I fondi obbligazionari che investono sui titoli emessi dai paesi Emergenti hanno beneficiato della riduzione della percezione del rischio (gli spread con i bond governativi dei paesi industrializzati sono ai minimi storici). Il recupero del dollaro Usa ha favorito la raccolta degli Emerging market bond fund che privilegiano i titoli denominati in biglietti verdi. A cura di www.fondionline.it