IMA: utile balza a 53 milioni nei primi sei mesi, Ebitda 2018 visto sopra 250 milioni
Pubblicato 8 Agosto 2018 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:10
Il primo semestre del Gruppo IMA si è chiuso con ricavi consolidati per 730,1 milioni di euro, +11,5% rispetto ai 654,6 milioni al 30 giugno 2017, e un Ebitda ante oneri non ricorrenti di 94,2 milioni, dagli 89,9 milioni di 12 mesi prima. L’utile netto ha segnato un balzo passando da 38,1 a 53,1 milioni.
L’indebitamento finanziario del Gruppo al 30 giugno 2018 è risultato pari a 230,5 milioni (221,8 milioni al 30 giugno 2017) al netto dell’esborso per acquisizioni pari a circa 68,4 milioni di euro.
“I risultati positivi del primo semestre e l’elevata consistenza del portafoglio ordini al 30 giugno 2018, unitamente al buon andamento degli ordinativi, confermato anche nel mese di luglio, ci consentono di prevedere un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente”, riporta la nota diffusa dalla società.
“Per l’esercizio 2018, se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi e con il contributo delle società neo acquisite TMC, Petroncini e Ciemme, il Gruppo IMA stima ricavi superiori a 1,6 miliardi di euro e un margine operativo lordo (Ebitda) superiore a 250 milioni di euro”.
L’indebitamento finanziario del Gruppo al 30 giugno 2018 è risultato pari a 230,5 milioni (221,8 milioni al 30 giugno 2017) al netto dell’esborso per acquisizioni pari a circa 68,4 milioni di euro.
“I risultati positivi del primo semestre e l’elevata consistenza del portafoglio ordini al 30 giugno 2018, unitamente al buon andamento degli ordinativi, confermato anche nel mese di luglio, ci consentono di prevedere un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente”, riporta la nota diffusa dalla società.
“Per l’esercizio 2018, se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi e con il contributo delle società neo acquisite TMC, Petroncini e Ciemme, il Gruppo IMA stima ricavi superiori a 1,6 miliardi di euro e un margine operativo lordo (Ebitda) superiore a 250 milioni di euro”.
