Enel: titolo in rosso dopo piano industriale, vendite sostenute anche su EGP
Galassia Enel colpita dalle vendite a Piazza Affari dopo la presentazione del nuovo piano industriale del colosso elettrico e dell'approvazione del progetto di integrazione di EGP. Enel prevede un Ebitda nel 2015 a 15 miliardi di euro e a 15,5 miliardi nel 2017 (Cagr +4%), inferiore rispetto agli obiettivi indicati a marzo che fissavano un Ebitda nel 2016 a 15 miliardi e a 15,6 miliardi nel 2017. Confermato l'utile netto a 3 miliardi quest'anno e a 3,4 miliardi nel 2017 (Cagr +10%). L'operazione di integrazione di EGP sarà eseguita mediante una scissione parziale non-proporzionale della controllata per effetto della quale le attività italiane rimarranno in capo a EGP, che diventerà interamente controllata da Enel e poi delistata.
"Gli attuali azionisti di EGP riceveranno azioni di Enel di nuova emissione, con un rapporto di cambio di 0,486 azioni Enel per ciascuna azione EGP portata in concambio", si legge nella nota del colosso elettrico. Le assemblee straordinarie di Enel e EGP per l'approvazione del progetto di scissione sono state convocate per l'11 gennaio 2016. A Piazza Affari il titolo Enel mostra una flessione del 2,70% a 4,10 euro, mentre EGP arretra del 2,80% a 1,952 euro.
"Gli attuali azionisti di EGP riceveranno azioni di Enel di nuova emissione, con un rapporto di cambio di 0,486 azioni Enel per ciascuna azione EGP portata in concambio", si legge nella nota del colosso elettrico. Le assemblee straordinarie di Enel e EGP per l'approvazione del progetto di scissione sono state convocate per l'11 gennaio 2016. A Piazza Affari il titolo Enel mostra una flessione del 2,70% a 4,10 euro, mentre EGP arretra del 2,80% a 1,952 euro.