Notizie Notizie Italia Corsa ai Bund infiamma lo spread anche se Moscovici plaude a ‘progressi’ Italia. Caso Huawei e petrolio zavorrano il Ftse Mib

Corsa ai Bund infiamma lo spread anche se Moscovici plaude a ‘progressi’ Italia. Caso Huawei e petrolio zavorrano il Ftse Mib

6 Dicembre 2018 15:47

Le parole al miele verso l’Italia del commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, non bastano a frenare l’allargamento odierno dello spread, dettato però da fattori non dipendenti dalla disputa Italia-Ue sulla Manovra 2019. A dettare il ritmo sui mercati sono infatti le forti tensioni tra Usa e Cina. A ridestare il sell-off sulle Borse è stata la mossa degli Usa di far arrestare al Canada il direttore finanziario di Huawei, Wanzhou Meng, che è la figlia del fondatore del colosso cinese produttore di smartphone e prodotti elettronici. “L’arresto arriva in un contesto di preoccupazioni su commercio, tecnologia e cyber security – rimarca Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets – e il caso Huawei arriva in un momento in cui le tensioni tra Cina e USA sul commercio sono in una fase molto delicata e potrebbero far deragliare tutto ciò che è stato concordato nel fine settimana tra Presidente XI e Trump”.

Corsa ai beni rifugio

Alle forti vendite sull’azionario, con Piazza Affari in calo di circa il 3% con il Ftse Mib tornato vicino ai minimi annui in area 18.700 punti, fanno da contraltare acquisti sui cosiddetti beni rifugio. Tra questi figura anche il Bund, con il tasso del bond decennale tedesco sceso allo 0,24%, in restringimento del 12 per cento rispetto ai livelli della vigilia.

Risk-off che spinge al rialzo anche l’oro. Il prezzo del metallo giallo si è spinto fino a 1.249 dollari l’oncia, sui massimi a quasi 5 mesi.

Spread sale, ma questa volta non c’entra la disputa Italia-Ue

Movimento accentuato del Bund che si riflette sullo spread. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è schizzato in area 290 punti base rispetto al livello sotto 280 a cui era sceso ieri. Il rendimento del Btp a 10 anni risulta del 3,13% rispetto a un minimo intraday del 3,05%, che rappresenta il livello più basso a quasi 5 mesi.

Pierre Moscovici oggi ha detto che è finalmente iniziato “un vero dialogo” con il governo italiano sulla Manovra 2019. Intervistato dalla radio francese ‘France Inter’, l’esponente di spicco dell’UE ha sottolineato che ci sono due progressi importanti rispetto a settimana scorsa. Da un lato il dialogo è veramente iniziato, in secondo luogo il governo italiano ha iniziato a presentare delle misure che permettono di ridurre il deficit/Pil e soprattutto il debito. “Siamo sulla strada giusta ma che bisogna continuare a fare passi avanti”, precisa Moscovici.

 

Ftse Mib affonda con titoli oil, Stm e Diasorin

Sui mercati non c’è solo il caso Huawei, che pesa sul settore tecnologico con STM giù di oltre il 4%.

L’Opec si appresta ad annunciare un taglio della produzione inferiore alle attese e il prezzo del petrolio è così schizzato verso il basso riavvicinando i minimi toccati nelle scorse settimane in area 50 dollari al barile (future Wti). A Piazza Affari soffrono Saipem (-4,4%) e Teneris (-2%), con quest’ultima che ha visto arrivare dalle autorità argentine la richiesta di arresto preventivo di tutti gli indagati, compreso il presidente e amministratore delegato di Tenaris, Paolo Rocca.

 

Seduta da dimenticare per Diasorin, peggior titolo del Ftse Mib con un tonfo di oltre il 6% a quota 73,3 euro, sui minimi da aprile. A scatenare le vendite sul titolo della società leader nelle biotecnologie, che proprio questa settimana ha fatto il suo ingresso sul Ftse Mib, è la bocciatura da parte di Kepler Cheuvreux che ha abbassato il giudizio a Hold dal precedente Buy. Il broker francese ha anche ridotto il target price da 100 a 76 euro.