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Bpi fa un altro passo avanti verso il riassetto

Pubblicato 28 Marzo 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:04
Via libera al quinto aumento di capitale in cinque anni della Banca Popolare di Lodi. Stavolta però la storia è diversa: l'operazione non servirà a sostenere una campagna acquisti di quelle alla vecchia maniera di Giampiero Fiorani. C'è perfino un consorzio di garanzia del calibro di Mediobanca, "che assiste il gruppo nell'operazione di rafforzamento patrimoniale", per promuovere la garanzia per il buon esito dell'aumento di capitale. Il consiglio di amministrazione della Bpi, che ha dato ieri sera via libera ad aumentare il capitale sociale entro un anno dalla data della deliberazione e per un importo massimo - comprensivo di sovrapprezzo - di 800 milioni di euro, lo ha fatto per dare linfa ai coefficienti patrimoniali. L'aumento di capitale, si legge nella nota, consentirà di realizzare un Tier 1 superiore al 7% a fine 2006 oltre a sostenere la realizzazione degli obiettivi di crescita e di sviluppo delle attività che saranno presentati nel piano 2006-2009 del gruppo lodigiano fra qualche giorno. Parte degli 800 milioni serviranno anche al riacquisto delle quote di minoranza di Reti Bancarie Holding e di Bipielle Investimenti. Con l'aumento di capitale si è aggiunto quindi un altro tassello al nuovo piano industriale messo a punto dal direttore generale Franco Baronio, le cui linee guida saranno presentate mercoledì 29 marzo insieme ai conti del 2005 per essere esaminato poi dal cda nella riunione del 3 aprile.