Notizie Notizie Italia Attentato Nizza pesa su settore lusso, buone indicazioni da economia Cina

Attentato Nizza pesa su settore lusso, buone indicazioni da economia Cina

15 Luglio 2016 07:45
L’attentato di ieri sera di Nizza si fa sentire in parte oggi sui mercati europei che si avviano a chiudere una settimana molto positiva sulla scia dei nuovi record toccati da Wall Street e dalle attese di nuove misure di allentamento monetario in Giappone. I principali indici europei viaggiano in territorio negativo con il Cac 40 di Parigi che guida i ribassi con un calo nell’ordine dello 0,25%. Lieve segno più invece per Piazza Affari con il Ftse Mib che alle 09.42 segna un progresso dello 0,09%. 

Ferragamo guida i ribassi
Sui mercati pesa l’effetto del nuovo attacco terroristico di ieri sera che ha provocato la morte di oltre 80 persone a Nizza. Tra i singoli titoli cedono il passo il settore del lusso, maggiormente penalizzato dall’attentato di Nizza che potrebbe frenare il turismo e quindi la domanda di beni di lusso. Salvatore Ferragamo cede il 2,5%, -1,9% per Moncler e -1,1% per Yoox. Male anche Luxottica (-1,7%). 

Unicredit trova sponda in parole Mustier
Misti i titoli del settore bancario con Mps che sale anche oggi (+2,99%) e si muove molto bene anche Unicredit (+1,87%). Il nuovo ceo Mustier ha dichiarato che sta predisponendo un set di azioni per rafforzare il capitale ed entro fine anno arriverà il nuovo piano. In un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Jean-Pierre Mustier ha precisato che il perimetro del gruppo potrà essere rivisto, ma non c’è l’intenzione di cambiare l’identità europea.
Buone le indicazioni macro giunte dalla Cina, con il Pil che nel secondo trimestre è cresciuto del 6,7%, più del previsto rispondendo positivamente alle misure messe a punto dal governo. Nel secondo trimestre dell’anno il Prodotto interno lordo (Pil) della Cina ha segnato una crescita del 6,7% su base annua, contro il +6,6 atteso dal mercato. Rispetto al periodo precedente l’espansione è stata dell’1,8%, sopra il +1,6% previsto. Indicazioni oltre le attese anche da produzione industriale, aumentata a giugno del 6,2%, e dalle vendite al dettaglio salite a giugno del 10,6% rispetto all’anno prima, accelerando dal +10% del mese precedente.