Notizie Notizie Mondo Amazon, Intel, Microsoft: numeri da capogiro, titoli verso record, e fiducia nel futuro

Amazon, Intel, Microsoft: numeri da capogiro, titoli verso record, e fiducia nel futuro

27 Aprile 2018 11:25

Amazon non delude Wall Street. Così come non deludono altri titani del mondo hi-tech più tradizionali, come Microsoft e Intel.

Partendo da Amazon, nel corso del primo trimestre dell’anno gli utili del colosso dell’e-commerce sono più che raddoppiati su base netta a $1,6 miliardi, o $3,27 per azione, rispetto ai $724 milioni, o $1,48 per azione, dello stesso periodo dello scorso anno. Balzo anche per il fatturato, salito del 43% su base annua, a $51 miliardi, rispetto ai $35,7 miliardi del primo trimestre del 2017.

Stracciate le stime degli analisti che, stando a FactSet, avevano previsto un attivo per azione a $1,24, su vendite per $49,9 miliardi.

La diffusione del bilancio è stata seguita immediatamente da un nuovo rally del titolo che, nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street, è salito di oltre +7%, verso valori record, dopo aver chiuso la seduta in guadagno del 4%, a $1.517,96.

Da segnalare che Amazon ha messo a segno un rialzo dall’inizio dell’anno pari a +29,4%, rispetto alla flessione dell’1,3% dello S&P 500.

Confermato il successo di Amazon Web Services, che ha visto le vendite balzare del 49% su base annua, con utili operativi pari a $1,4 miliardi, che hanno inciso sugli utili operativi totali del colosso per il 73%.

Gli altri ricavi del gruppo, che consistono principalmente nelle entrate pubblicitarie, sono volati del 139%, per un valore complessivo del giro d’affari di $2,03 miliardi.

Cresciuto anche il fatturato legato ai servizi di abbonamento di Amazon, che includono il servizio Amazon Prime. Il fatturato aumentato del 60%, a $3,1 miliardi.

Da segnalare che, per la prima volta in assoluto, il gigante dell’e-commerce ha rivelato giorni fa che in tutto il mondo sono più di 100 milioni gli iscritti al servizio Prime. A tal proposito, se il bilancio non ha deluso, ha deluso sicuramente l’annuncio di Amazon di alzare il costo Usa dell’abbonamento annuale ad Amazon Prime di 20 dollari.

Il gigante fondato da Jeff Bezos ha espresso fiducia nel futuro. Dalla guidance sul secondo trimestre, è emerso infatti che Amazon prevede un fatturato compreso tra $51 e $54 miliardi, in linea con i $52,2 miliardi attesi dal consensus.

Gli utili operativi sono attesi invece in calo tra $1,1 miliardi e $1,9 miliardi, comunque meglio degli $1,01 miliardi previsti.

Bilanci Intel e Microsoft

Trimestrale positiva anche per Intel. Il colosso produttore dei chip ha riportato utili e fatturato migliori delle attese, scatenando così gli acquisti sul titolo, che è volato fino a +8% sulla scia dell’annuncio, dopo aver chiuso la sessione a $53,05, in rialzo del 3,3%.

Gli utili netti della società si sono attestati nel primo trimestre a $4,45 miliardi, o 93 centesimi per azione, in crescita rispetto ai $2,96 miliardi, o 61 centesimi, dello stesso periodo dello scorso anno. Su base adjusted, l’attivo per azione è stato di 87 centesimi, meglio dei 71 centesimi previsti dal consensus.

Il fatturato è salito a $16,07 miliardi dai $14,8 miliardi precedenti, al di sopra dei $15,07 miliardi attesi dagli analisti.

Anche Intel ha mostrato ottimismo riguardo ai prossimi mesi e all’intero 2018.

Per il secondo trimestre, il colosso prevede utili adjusted di 85 centesimi per azione, su un giro d’affari di $16,3 miliardi, meglio degli 81 centesimi per azione di profitti e dei $15,59 miliardi di fatturato dell’outlook degli analisti.

Non solo: Intel ha anche rivisto al rialzo l’outlook per l’intero anno, comunicando di stimare utili adjusted tra $3,66 e $4,04 per azione, su un fatturato tra $66,5 miliardi e $68,5 miliardi.

Anche in questo caso, l’outlook è migliore di quello degli analisti, che è di un utile per azione di $3,57 su un fatturato di $65,11 miliardi.

Da segnalare che le quotazioni di Intel sono salite nel corso degli ultimi 12 mesi di oltre +40%, anche se recentemente hanno fatto fatica a superare i massimi attorno a $54. Tuttavia, Cnbc riporta come ci siano diversi trader che stanno scommettendo sul mercato delle opzioni su un balzo del titolo fino a $57,58, in rialzo di oltre +10% rispetto ai livelli attuali.

Riguardo a Microsoft, gli utili sono cresciuti a $7,42 miliardi, o 95 centesimi per azione, meglio degli 85 centesimi per azione attesi in media dagli analisti intervistati da Bloomberg.

Il fatturato è salito del 16% a $26,8 miliardi, battendo i $25,8 miliardi stimati.

Occhio in particolare al balzo del giro d’affari della divisione Azure, balzato di ben il 93%. C’è da dire, in realtà che, escludendo le fluttuazioni dei rapporti di cambio, il rialzo è stato dell’89%, in lieve calo rispetto al +98% del trimestre precedente.

Il titolo Microsoft ha inizialmente scontato il fattore Azure, scendendo del 2% nelle contrattazioni dell’afterhours, subito dopo la pubblicazione del bilancio, per poi balzare fino a +4%, complice l’outlook positivo che Microsoft ha presentato per l’anno fiscale 2019.

Da segnalare che il titolo Microsoft ha testato il massimo storico nel corso del trimestre terminato a marzo, guadagnando dall’inizio dell’anno +6,7%, rispetto al -1,2% dell’indice S&P 500.  Ieri il titolo ha chiuso la sessione di New York a $94,26.