Ftse Mib, i multipli di mercato dei titoli Oil&Gas (27/11/24)
I multipli sono indicatori che mettono in relazione una serie di variabili riferite a un singolo titolo in modo da renderlo agevolmente e rapidamente confrontabile con i rispettivi competitor sul mercato. Questi indicatori possono rappresentare per gli investitori uno strumento utile e una modalità semplice e rapida per il calcolo del valore intrinseco o fondamentale di un’azione. In questo articolo ci focalizziamo sui multipli del settore dell’Oil&Gas di Piazza Affari, in particolar modo del Ftse Mib.
I multipli dei colossi dell’Oil&Gas del Ftse Mib
Il Ftse Mib è l’indice di riferimento del mercato azionario italiano e al suo interno presenta anche titoli attivi nel settore energetico e petrolifero. Sono tre i titoli dell’Oil&Gas che fanno parte del Ftse Mib: si tratta di Eni, Saipem e Tenaris, con una market cap complessiva di 70,2 miliardi e un’incidenza del 10,2% sul totale (dati al 27 novembre 2024).
Nella tabella seguente sono riportati i multipli più noti:
- prezzo/valore di libro (price to book value, P/BV)
- utile per azione (earnings per share, EPS)
- prezzo/utile per azione (price to earnings, P/E)
- valore impresa/margine operativo lordo (enterprise value/earnings before Interest taxes depreciation and amortisation, EV/EBITDA)
- valore impresa/utile operativo (enterprise value/earnings before Interest and taxes, EV/EBIT)
Titolo | Ultimo prezzo (€) | Market Cap (€ mld) | P/BV | EPS | P/E | EV/EBITDA | EV/EBIT |
Eni | 13,44 | 44,1 | 0,86 | 2,49 | 17,23 | 4,58 | 10,05 |
Saipem | 2,44 | 4,9 | 1,92 | 0,09 | 15,87 | 5,04 | 10,47 |
Tenaris | 17,89 | 21,1 | 1,21 | 3,32 | 8,22 | 5,62 | 6,92 |
Fonte Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FinanzaOnline; dati aggiornati al 27/11/2024
Si ricorda che ogni singola società ha proprie peculiarità e, pertanto, l’attività di selezione non può prescindere dall’approfondimento di ogni singolo tema di investimento.
I multipli legati al prezzo
Come abbiamo detto, i multipli di mercato vengono utilizzati nell’analisi comparata con l’obiettivo di confrontare il posizionamento di una società rispetto ai competitor. Per semplicità li distingueremo in multipli relativi al prezzo di borsa e in multipli relativi al valore della società. I primi sono rapporti tra i prezzi di mercato (quotazioni) di uno strumento azionario e una data grandezza di bilancio. Le grandezze di bilancio più comunemente impiegate sono utili e valore contabile del capitale proprio. I multipli di prezzo sono i più utilizzati dagli investitori e consentono di capire rapidamente come il mercato considera la società e quale valore le attribuisce in un determinato momento.
Il P/BV (price to book value) rappresenta il rapporto tra il valore di mercato del patrimonio netto di un’azienda e il suo valore contabile. Questo multiplo dipende dalla redditività del patrimonio netto, espressa come ROE (Return on Equity). Un ROE elevato corrisponde solitamente a un P/BV elevato, e viceversa. Il P/BV è particolarmente utile per confrontare aziende simili all’interno dello stesso settore che seguono gli stessi principi contabili. È importante notare che questo multiplo non può essere utilizzato per confrontare aziende in settori diversi o con principi contabili diversi.
L‘EPS (earnings per share) rappresenta l’utile netto di un’azienda diviso per il numero totale di azioni in circolazione in un dato anno.
Il P/E (price to earnings) indica quante volte il prezzo dell’azione riflette gli utili attesi. Un P/E più alto generalmente corrisponde a una maggiore crescita attesa degli utili (EPS), mentre un P/E più basso può indicare una crescita attesa più modesta o maggiori incertezze sulla prevedibilità degli utili futuri. Un basso tasso di crescita associato a P/E elevati dovrebbe mettere in guardia gli investitori, mentre una significativa crescita con P/E bassi potrebbe attrarre gli operatori.
I multipli legati al valore della società
A differenza dei precedenti, i multipli legati al valore della società rappresentano metodo di valutazione di un’azienda quotata che corrisponde alla capitalizzazione di borsa più l’indebitamento finanziario netto.
L’Enterprise Value (EV) viene calcolato con la seguente formula: capitalizzazione di borsa + indebitamento netto o – liquidità netta. L’EV è un buon indicatore in caso di acquisizioni, in quanto tiene conto del debito che l’acquirente dovrà assumere. Una società con un EV basso può essere vista come un buon candidato per un’acquisizione.
L’EV/EBITDA (enterprise value/earnings before Interest taxes depreciation and amortisation) è un multiplo di mercato dato dal rapporto tra il valore di una società e il margine operativo lordo. Rappresenta il prezzo che dovrebbe essere corrisposto nel caso di acquisizione della società senza debiti.
L’EV/EBIT (enterprise value/earnings before Interest and taxes) è un multiplo di mercato dato dal rapporto tra il valore di una società e il margine operativo netto. Questo multiplo rispetto al precedente sottrae tutti gli ammortamenti e accantonamenti, offrendo una migliore stima dei free cash flows rispetto ad Ebitda.
Più il rapporto EV/EBITDA o EV/EBIT è basso, più l’azienda risulta essere sottovalutata dal mercato, rispetto naturalmente alle aziende comparabili.
Si segnala, infine, che anche gli analisti finanziari utilizzano i multipli per calcolare il cosiddetto “target price” (o prezz0 obiettivo) di un determinato titolo azionario. Tra i metodi di valutazione aziendale più noti troviamo infatti il confronto dei multipli (P/E, EV/EBITDA o altri, con un campione di società comparabili). Per i titoli finanziari gli analisti solitamente paragonano il ROE, il costo del capitale e il P/BV (price to book value).