Commodity della settimana: gas TTF sui massimi relativi ad un mese, domina l’incertezza in attesa dell’inverno

Con l’inverno alle porte e le tensioni geopolitiche ancora in gioco, il mercato del gas naturale rimane in bilico tra la stabilità delle scorte elevate e i potenziali rischi legati alla domanda crescente e alle sfide lato offerta. In un contesto geopolitico che rimane fortemente incerto e le previsioni di un inverno rigido, l’outlook sul prezzo del future del gas naturale TTF, il benchmark in Europa, presenta uno scenario dai tratti contrastanti.
L’outlook per il mercato del gas naturale
Continua la volatilità che ha investito negli ultimi mesi il mercato del gas naturale a causa della combinazione dei fattori geopolitici, come le continue tensioni tra Russia e Ucraina, e l’andamento della domanda cinese ha portato a forti oscillazioni nei prezzi, registrando un nuovo rally sui livelli di massimo relativo a un mese.
Con l’avvicinarsi della stagione invernale, la domanda di gas naturale in Europa è infatti destinata ad aumentare notevolmente incrementando le pressioni sui prezzi. Tuttavia, i livelli di stoccaggio da parte dei principali paesi europei, attualmente elevati, forniscono una certa sicurezza nel breve termine. Al 30 settembre, le riserve di gas europee risultano piene per oltre il 90%, un dato che dovrebbe contribuire a mantenere i prezzi sotto controllo nei prossimi mesi, salvo eventi straordinari.
Dal lato dell’offerta, l’Olanda ha recentemente confermato la chiusura graduale del giacimento di Groningen, una delle principali fonti di approvvigionamento del continente. Questo potrebbe avere un impatto rilevante sui prezzi nel medio termine a causa di crescenti pressioni a causa di riduzioni nella produzione. A controbilanciarne gli effetti potrebbe giocare un ruolo importante l’aumento delle forniture di GNL provenienti da Stati Uniti e Qatar nonostante i necessari investimenti in nuove strutture di rigassificazione per questo genere di asset.
In prospettiva, il prezzo del gas naturale potrebbe risentire di ulteriori pressioni al rialzo se le temperature invernali dovessero essere particolarmente rigide o in caso di nuove interruzioni nelle forniture da parte di paesi esportatori. Pertanto, sul fronte dei prezzi, mentre la media per il 2024 è stata relativamente stabile rispetto al picco del 2022, gli analisti prevedono un potenziale aumento verso la fine dell’anno, specialmente qualora le condizioni meteorologiche dovessero risultare sfavorevoli.
L’outlook per il gas naturale resta incerto ma moderatamente positivo grazie alle attuali riserve e all’incremento delle fonti alternative. Rimane elevata tuttavia l’attenzione principalmente sul fronte dei conflitti geopolitici e soprattutto in attesa della stagione invernale, la cui intensità sarà cruciale per comprendere la direzione futura del mercato.
Il punto tecnico sul grafico del future TTF
Settimana di rialzi per il future del gas naturale TTF quotato all’ICEEUR in preparazione ad una stagione invernale che si preannuncia particolarmente rigida secondo il giudizio degli esperti. Dopo un mese di settembre in forte discesa, il prezzo del future ha ricominciato a spingere nell’ultima settimana del mese confermandosi in trend rialzista registrando nel complesso un +18% circa dai minimi relativi toccati nella seduta del 19 settembre.
Grafico che, dopo i target raggiunti nella precedente analisi di inizio settembre, si arricchisce di ulteriori spunti operativi interessanti e da monitorare. Il doppio massimo creatosi durante la fase rialzista estiva si è concluso raggiungendo il prezzo obiettivo formando a sua volta una nuova figura grafica di continuazione rialzista. La serie storica ha infatti sviluppato una flag rialzista (in bianco) confermata in rottura nella seduta del 23 settembre. Questo ha dato la spinta necessaria per riportare il prezzo su livelli di massimo relativo ad un mese in area € 39,755/MWh.
Il movimento registrato gode di una discreta significatività dettata dai volumi che sono tornati a crescere e dalla forza registrata all’interno del grafico dell’oscillatore RSI a 14 periodi. Su quest’ultimo si segnala l’importante rottura di alcune aree chiave, evidenziate dalle resistenze statiche (in viola) e quella dinamica (in verde). Di queste, la rottura più significativa riguarda la resistenza statica in area 55,60 dell’oscillatore, in quanto avvenuta in concomitanza della rottura della resistenza statica (in giallo) nel grafico dei prezzi in area € 37,700.
Il contesto creatosi porrebbe quindi le basi per una continuazione del trend rialzista proiettando il prezzo in aree ben più elevate rispetto alla prima resistenza statica superiore tracciata in area € 40,40/MWh, ma attenzione ad eventuali invalidazioni. La correzione della flag è infatti stata profonda rispetto al momento rialzista e pertanto la reazione potrebbe consumarsi prima dell’obiettivo target. Sarà quindi importante verificare il comportamento dell’asset nei confronti della resistenza superiore ed agire di conseguenza a seconda della direzionalità che sarà confermata dai vari indicatori ed eventuali nuovi pattern grafici. Operatori e consumatori osservano quindi interessati con la speranza di un inverno mite per alleggerire la pressione crescente sui prezzi.