Notizie Valute e materie prime Commodity della settimana: gas naturale TTF tra volatilità e prospettive future

Commodity della settimana: gas naturale TTF tra volatilità e prospettive future

5 Settembre 2024 14:13

Un 2024 che continua a viaggiare sulle montagne russe per il gas naturale TTF. Il prezzo del future scambiato sul mercato ICEEUR risulta in crescita del +12% circa da inizio anno, nonostante il ritracciamento di oltre l’8% dai massimi di metà agosto e un andamento piuttosto altalenante. In questo contesto sono ancora le dinamiche geopolitiche a fare da padrone, con protagonista il conflitto russo-ucraino che spinge gli altri paesi UE ad aprire nuove rotte commerciali con altri paesi produttori. Altri fattori da monitorare riguardano i consumi asiatici e la corsa alle scorte per l’inverno, nonché la crescente influenza della transizione verso fonti energetiche più sostenibili, con impatti principalmente di lungo periodo.

Domanda ed offerta: consumi e produzione di gas

Si scrive gas, si legge Russia. A tenere banco ed influenzare in modo decisivo produzione e consumi permane la condizione di conflitto in territorio ucraino dopo l’invasione della Russia. La guerra tra le due nazioni continua a rappresentare la minaccia primaria per la stabilità delle forniture di gas verso l’Europa. Nonostante i flussi di gas russo attraverso l’Ucraina siano ancora regolari, i rischi di interruzione sono alti, dato che il conflitto ha raggiunto aree vicine agli impianti di produzione e transito del gas. Questo ha mobilitato i paesi UE a ricercare nuove rotte commerciali per approvvigionare scorte e soddisfare i consumi, come testimonia l’accordo da $ 8 miliardi firmato tra Eni e la National Oil Corporation (NOC) libica, il quale mira alla produzione di 750 milioni di piedi cubici di gas al giorno.

Lato produzione si registrano ulteriori rallentamenti dai flussi di gas derivanti dalla Norvegia, attualmente ridotti a causa di lavori di manutenzione stagionale e ulteriori problemi tecnici, il che ha ulteriormente limitato l’offerta sul mercato europeo. Al contempo, le importazioni asiatiche di GNL hanno superato la media stagionale, incrementando la pressione sui prezzi, dal momento che l’Asia cerca di assicurarsi forniture sufficienti per soddisfare la propria crescente domanda energetica.

L’outlook per il 2025 vede attualmente un contesto caratterizzato da un’elevato stoccaggio di gas naturale tra i vari paesi UE, il che dovrebbe aiutare a contenere le spinte a sostentamento dei prezzi causate primariamente dalle variabili geopolitiche e dalla competizione per le risorse tra Europa e Asia. Altro fattore ad impatto sul prezzo del gas naturale sarà legato alla capacità da parte delle nazioni UE di rispettare e raggiungere gli ambiziosi obiettivi per ridurre le emissioni di carbonio ed incrementare l’uso di energie rinnovabili al fine di diminuire la domanda di gas nel lungo periodo.

L’outlook grafico del future TTF

Future del gas TTF quotato all’ICEEUR con un punto tecnico complesso e ricco di informazioni in questo 2024. Performance positiva nonostante i minimi a tre anni toccati a febbraio, con un +12% da inizio anno ed un trend nel complesso positivo.

In generale, dal grafico dei prezzi si evince un 2024 oggetto di un’inversione dell’andamento dell’asset e caratterizzato principalmente dalla rottura della trendline di lungo periodo (in blu) ad inclinazione negativa, interrompendo una tendenza ribassista che persisteva dai massimi di agosto 2022. La spinta del movimento in rottura è stata accompagnata dalla presenza di un importante pattern di inversione, il testa e spalle rovesciato, che ha avuto modo di confermarsi in rottura della neckline in aprile, in concomitanza della seduta che ha affondato il colpo sulla resistenza dinamica. Questo mix di segnali ha attribuito particolare significatività all’inversione del trend permettendo di recuperare anche la forza necessaria per giungere al primo target price del pattern, fissato in area € 37,70-38,25/MWh.

La domanda che sorge spontanea è quindi quanto possa ancora durare la forza rialzista. Al momento, dopo aver segnato dei massimi relativi da novembre 2023, il future del TTF sembra essersi intrappolato in un range compreso nelle aree di resistenza e supporto statici (in giallo) nell’intervallo € 36,62-40,40/MWh. L’attacco alla resistenza non andato in porto ha anche portato l‘oscillatore RSI a 14 periodi in area di iper-comprato causando un sell off di mercato e portando alla rottura del supporto dinamico (in verde) prima, e dei supporti statici (in viola) poi. Contestualmente la perdita di forza delle correnti in acquisto ha portato anche il re-test del supporto inferiore del range nel grafico dei prezzi.

Ad oggi, pertanto, sembrerebbe che il movimento rialzista che ha caratterizzato questi mesi estivi abbia perso un po’ di forza. Una conferma in tal senso giungerebbe qualora il prezzo chiudesse al di sotto della prima trendline di breve periodo e del supporto statico in area € 36,62/MWh. In quest’ottica una rottura ribassista potrebbe portare ad un alleggerimento fino ad area € 34/MWh ma senza definire target inferiori, perlomeno nel breve termine, confermando una semplice correzione di un outlook di lungo periodo rialzista, coerentemente con l’arrivo non così lontano della prossima stagione invernale.