Capitalizzazione Piazza Affari: Ferrari in pole, Enel e Stellantis inseguono
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Con una capitalizzazione di oltre 70 miliardi di euro, la società più capitalizzata del Ftse Mib ad oggi è Ferrari. Il titolo del produttore di auto ha parzialmente ritracciato dai massimi storici toccati a marzo, ma resta in rialzo di circa il 25% da inizio anno. Al secondo posto Enel, seguita da un’altra big delle quattroruote di Piazza Affari, Stellantis. Quarta e quinta piazza per i due colossi bancari Intesa e Unicredit.
La capitalizzazione di Piazza Affari continua a crescere
Le società quotate su Borsa Italiana, quinto mercato azionario in Europa per capitalizzazione, rappresentano una fetta importante dell’economia nazionale. Tra queste assumono un ruolo di primaria importanza le aziende del Ftse Mib, un indice ponderato sulla base della market cap che rappresenta l’andamento di un paniere composto dalle 40 società a maggiore capitalizzazione e più liquide presenti a Piazza Affari.
Nel Ftse Mib sono dunque incluse le cosiddette blue chip, le quotate italiane più importanti e quindi in grado di influenzare maggiormente e riflettere al meglio l’andamento complessivo di Borsa Italiana. La capitalizzazione totale di Piazza Affari (considerando quindi l’indice Ftse Italia All Share) è pari a circa 820 miliardi di euro, mentre quella dell’indice Ftse Mib oscilla intorno ai 700 miliardi.
Questo significa che il solo Ftse Mib rappresenta oltre l’85% del valore totale dei titoli quotati su Borsa Italiana (quelli presenti nell’indice Ftse Italia All-Share). La somma delle prime tre società del Ftse Mib raggiunge già di per sé un valore compressivo di quasi 200 miliardi.
A fine 2023, la capitalizzazione complessiva delle società quotate sui listini di Piazza Affari era pari a 761 miliardi di euro, il 39,4% del Prodotto interno lordo italiano. Un dato in crescita rispetto al 2022, quando era pari a 626 miliardi (33,9% del Pil).
Ma quali sono i titoli che ad oggi fanno parte del Ftse Mib e quelli che vantano la capitalizzazione più elevata?
Titoli del Ftse Mib ordinati in base alla capitalizzazione
Per quanto riguarda la composizione dell’indice Ftse Mib, dalla tabella sottostante possiamo vedere quali sono i titoli con la capitalizzazione più alta tra tutti quelli appartenenti al Ftse Mib. Le aziende sono ordinate in base alla capitalizzazione di mercato decrescente, calcolata come moltiplicazione tra il prezzo e il numero di azioni in circolazione.
Titolo | Settore | Ultimo prezzo (€) | Variazione 1 anno | Market Cap (mld €) | Peso % sul Ftse Mib |
Ferrari | Automotive | 378,40 | 34,5% | 70,3 | 10,1% |
Enel | Utility | 6,39 | 4,6% | 65,0 | 9,3% |
Stellantis | Automotive | 18,91 | 19,9% | 62,4 | 9,0% |
Intesa Sanpaolo | Banche | 3,30 | 40,5% | 60,4 | 8,7% |
UniCredit | Banche | 33,07 | 72,8% | 55,6 | 8,0% |
Eni | Oil&Gas | 13,56 | 4,5% | 44,6 | 6,4% |
STMicroelectronics | Tecnologia | 39,72 | -14,0% | 36,2 | 5,2% |
Generali Assicurazioni | Assicurazioni | 22,64 | 19,6% | 35,5 | 5,1% |
Tenaris | Oil&Gas | 14,38 | 11,2% | 17,0 | 2,4% |
Moncler | Moda e Lusso | 58,24 | -11,3% | 16,0 | 2,3% |
Poste italiane | Assicurazioni | 12,11 | 20,0% | 15,8 | 2,3% |
Prysmian | Industriali | 55,80 | 49,0% | 15,5 | 2,2% |
Terna | Utility | 7,53 | -6,1% | 15,1 | 2,2% |
Snam | Utility | 4,30 | -14,2% | 14,4 | 2,1% |
Leonardo | Industriali | 21,46 | 108,3% | 12,4 | 1,8% |
Campari | Food&Beverage | 9,74 | -24,2% | 12,0 | 1,7% |
Mediobanca | Banche | 13,53 | 19,6% | 11,3 | 1,6% |
Recordati | Health Care | 48,36 | 7,5% | 10,1 | 1,5% |
Inwit | Tlc e Media | 9,70 | -17,9% | 9,3 | 1,3% |
Banco BPM | Banche | 5,85 | 50,5% | 8,9 | 1,3% |
FinecoBank | Banche | 13,87 | 11,3% | 8,5 | 1,2% |
Amplifon | Health Care | 34,76 | -1,4% | 7,9 | 1,1% |
Banca Mediolanum | Servizi Finanziari | 10,32 | 24,0% | 7,7 | 1,1% |
Nexi | Industriali | 5,71 | -22,7% | 7,5 | 1,1% |
Unipol Gruppo | Assicurazioni | 8,82 | 80,2% | 6,3 | 0,9% |
Brunello Cucinelli | Moda e Lusso | 91,05 | 6,9% | 6,2 | 0,9% |
BPER Banca | Banche | 4,34 | 70,1% | 6,1 | 0,9% |
A2A | Utility | 1,88 | 14,2% | 5,9 | 0,8% |
Pirelli&C | Automotive | 5,86 | 25,3% | 5,9 | 0,8% |
Diasorin | Health Care | 97,44 | -0,4% | 5,5 | 0,8% |
Banca MPS | Banche | 4,28 | 91,4% | 5,4 | 0,8% |
Hera | Utility | 3,30 | 14,4% | 4,9 | 0,7% |
Telecom Italia | Tlc e Media | 0,22 | -14,6% | 4,8 | 0,7% |
Interpump Group | Industriali | 41,22 | -22,5% | 4,5 | 0,6% |
Saipem | Oil&Gas | 2,05 | 62,0% | 4,1 | 0,6% |
Italgas | Utility | 4,85 | -13,4% | 3,9 | 0,6% |
ERG | Utility | 24,38 | -9,7% | 3,7 | 0,5% |
Azimut | Servizi Finanziari | 22,49 | 14,1% | 3,3 | 0,5% |
Bca Pop Sondrio | Banche | 6,50 | 71,5% | 2,9 | 0,4% |
Iveco Group | Automotive | 10,81 | 40,0% | 2,9 | 0,4% |
Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 16 giugno 2024
Ad oggi (16 giugno 2024) la società italiana che vanta la capitalizzazione di mercato più alta è Ferrari, con una market cap di 70,3 miliardi di euro e un peso di circa il 10,1% sul totale delle 40 società che compongono l’indice Ftse Mib. Il Cavallino rimane in prossimità dei massimi toccati a marzo, dopo un avvio di 2024 molto positivo. I conti del primo trimestre hanno evidenziato un buon andamento dei ricavi e degli utili, anche se le aspettative sulla società sono sempre molto elevate e serviranno risultati sorprendenti e/o un miglioramento della guidance per spingere ulteriormente le quotazioni.
Al secondo posto Enel con una capitalizzazione di 65 miliardi e un’incidenza del 9,3% sul totale. Di recente, Moody’s ha modificato l’outlook da “negativo” a “stabile”, confermando il rating sul debito a lungo termine a “Baa1”, per riflettere le solide performance del 2023 e di inizio 2024, con un rafforzamento del profilo finanziario.
Terzo posto per Stellantis, con una market cap di 62,4 miliardi di euro e un peso di circa il 9% sull’indice complessivo. La società era in testa alla classifica fino qa qualche mese fa, ma ha ritracciato dai record storici dopo i dati su ricavi e consegne di inizio 2024 e la previsione di pressioni sui margini nel mercato europeo nel prosieguo dell’anno. In questi giorni si è tenuto il Capital Markets Day.
Altri titoli di Piazza Affari che spiccano nella parte alta nella classica delle blue chip con la capitalizzazione di mercato più alta sono Intesa Sanpaolo e Unicredit (rispettivamente con capitalizzazioni oltre i 60 e i 55 miliardi di euro). Sesa Eni, il colosso italiano dell’oil & gas, con una market cap di 44,6 miliardi.
Per quanto riguarda la struttura settoriale dell’indice Ftse Mib vediamo che il settore finanziario, con ben 13 società, è quello più presente all’interno del Ftse Mib e quindi maggiormente in grado di influenzare l’andamento generale del listino, con una forte presenza di banche (ben 8). Altri settori popolari nel paniere principale di Piazza Affari sono le utilities con 7 società a larga capitalizzazione e il comparto automotive (4 società).
Come funziona il Ftse Mib
Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index, ossia un indice calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che ne fanno parte. Tuttavia, il calcolo di questa tipologia di indice non tiene conto dei dividendi, motivo per cui la performance del Ftse Mib non riflette pienamente il ritorno per gli investitori, considerando solo l’apprezzamento in conto capitale (capital gain).
Più nel dettaglio, il giorno dello stacco della cedola i titoli inclusi nell’indice subiscono nominalmente un deprezzamento, teoricamente pari al dividendo pagato; poiché Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), nel lungo periodo questo effetto finisce per pesare sul Ftse Mib.
Per ovviare a questo problema e rappresentare più correttamente la remunerazione totale dell’indice, è possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib che tiene conto anche dello stacco e del reinvestimento di dividendi.