Notizie Notizie Italia Zunino cerca uno scranno in Mediobanca

Zunino cerca uno scranno in Mediobanca

13 Giugno 2007 06:47

Dopo il pieno di poltrone e poteri accumulati da Cesare Geronzi in Mediobanca, ieri allo scadere del termine per la presentazione delle liste di minoranza al consiglio di sorveglianza si sono presentati in due. La società del risparmio gestito Amber Capital, che tamite il fondo Amber Master controlla poco più del 2% del capitale di Piazzetta Cuccia e l’immobiliarista Luigi Zunino, con il 3,78% del capitale somma delle quote possedute dalle società del suo gruppo (Tradim, Zunino investimenti Italia e Sviluppo nuove iniziative).


La prima lista contiene i nomi di Francesco Denozza e Lino Benassi mentre la seconda, oltre allo stesso immobiliarista schiera Paolo Ferro-Luzzi, avvocato dello studio di Berardino Libonati e vicino a Geronzi. Non faranno dunque parte dell’organo di sorveglianza Alessandro Trotter e Paolo Sfameni, revisori dei conti e riconducibili alla lista di maggioranza Unicredit-Italcementi che potrà contare quindi su 19 dei 21 posti disponibili. Oltre a Cesare Geronzi, la lista di maggioranza sarà composta da Dieter Rampl, Fabrizio Palenzona, Roberto Bertazzoni, Ennio Doris, Eric Strutz ed Eugenio Pinto per il gruppo A dei soci bancari, Vincent Bollorè, Pietro Ferrero, Gilberto Benetton, Angelo Casò, Giancarlo Cerutti, Jonella Ligresti, Carlo Pesenti, Marco Tronchetti Provera e Gabriele Villa per il gruppo B dei soci industriali e Tarak Ben Ammar, Antoine Bernheim e Jean Azema per il gruppo dei soci esteri.


Zunino parte da una posizione di forza che potrebbe godere dell’appoggio di alcuni soci del patto. Buoni rapporti con Geronzi e forti interessi nell’immobiliare francese possono garantire il sostegno di alcuni dei “soci esteri” di Mediobanca. Oltretutto Ferro-Luzzi è l’avvocato che affiancò Geronzi nel confronto con l’ad di Capitalia Matteo Arpe. Sul fronte opposto la candidatura di punta è quella di Lino Benassi, ex ad di comit e oggi in De Agostini, società con un peso rilevante in Generali, la maggiore partecipazione nel portafoglio di Mediobanca. 


L’elezione del consiglio è prevista in data 27 giugno. Contemporaneamente verrà approvato anche il nuovo statuto di Mediobanca dalla cui analisi emerge una posizione ancora più forte per Cesare Geronzi. Oltre alla presidenza dell’organo e del patto di sindacato (nomina non soggetta a sospensioni in caso di implicazioni giudiziarie), il banchiere romano potrà prendere parte alle riunioni mensili del consiglio di gestione della società e potrà convocare e presiedere il comitato delle nomine di Piazzetta Cuccia e quello delle remunerazioni.