Per la Zucchi di Buffon possibile salvagente dai fondi di private equity
Gli advisor di Zucchi al lavoro per trovare investitori pronti a entrare nella società che vede Gianluigi Buffon suo principale azionista. Tra i possibili investitori spiccano, secondo le indiscrezioni stampa odierne, alcuni fondi di private equità. La notizia ha subito fatto scattare in avanti il titolo Zucchi che segna un balzo del 10% a 0,06 euro.
Destino di Zucchi che coinvolge in prima persona Buffon. Il portiere della Juventus e della nazionale italiana è l’azionista di riferimento con una quota del 56,26% (direttamente e attraverso GB Holding srl). A febbraio Buffon ha versato i 5 milioni di euro residuali dell’aumento di capitale in opzione di Zucchi
L’advisor Ernst&Young avrebbe incontrato nei giorni scorsi alcuni fondi di private equity e un paio di operatori industriali tra i quali una società pachistana. A riferirlo è oggi il Corriere della Sera che, sul fronte fondi, fa i nomi di operatori quali Blackstone, Carlyle, Opera e Orlando con i quali sarebbe già stato completato un primo giro di incontri.
Depositata domanda concordato preventivo
Ieri è stato depositato presso il tribunale di Busto Arsizio la domanda prenotatoria per il concordato preventivo in bianco del gruppo Zucchi, in linea con quanto deciso a inizio settimana dall’assemblea degli azionisti. La richiesta di concordato preventivo dovrebbe permettere all’azienda che produce biancheria per la casa di avere ancora qualche mese di tempo per raggiungere un accordo sulla ristrutturazione dei debiti con le banche finanziatrici.
Ieri è stato depositato presso il tribunale di Busto Arsizio la domanda prenotatoria per il concordato preventivo in bianco del gruppo Zucchi, in linea con quanto deciso a inizio settimana dall’assemblea degli azionisti. La richiesta di concordato preventivo dovrebbe permettere all’azienda che produce biancheria per la casa di avere ancora qualche mese di tempo per raggiungere un accordo sulla ristrutturazione dei debiti con le banche finanziatrici.
Nell’incontro di ieri con i sindacati il management di Zucchi ha ribadito la necessità di arrivare a un accordo con le banche entro la fine di giugno e ha inoltre ribadito la necessità di una riduzione ulteriore dei costi strutturali.