Notizie Notizie Mondo Zona Euro: verso l’addio alle banconote da 500 euro. Per BofA si tratta di QE mascherato

Zona Euro: verso l’addio alle banconote da 500 euro. Per BofA si tratta di QE mascherato

12 Febbraio 2016 12:16

Chiamate Bin Laden a causa delle difficoltà ad essere reperite, le banconote da 500 euro potrebbero avere le ore contate. Le motivazioni per il mantenimento dei biglietti da 500 euro, ha detto Benoît Coeuré (membro del board della Banca centrale europea), “sono sempre meno convincenti”. “Stiamo attivamente considerando la questione e una decisione sarà adottata nel breve termine”, ha detto Coeuré nel corso di un’intervista a “Le Parisien”. Sulla stessa linea il n.1 dell’Eurotower Mario Draghi che al parlamento europeo ha detto di non voler “facilitare i criminali” con l’emissione di moneta di grosso taglio.

Richieste di un’indagine conoscitiva arrivano anche dal presidente dell’Eurogruppo e dell’Ecofin Jeroen Dijsselbloem. “Chiederemo alla Bce di valutare la questione dell’utilizzo dei contanti e dell’accessibilità delle banconote da 500 euro” nell’ambito del piano per la lotta al terrorismo.

Nonostante in circolazione ce ne siano tantissime, 614 milioni di pezzi a fine 2015, poterle utilizzare è un piacere che spetta a pochi. Fatto salvo il caso di chi le detiene perché non si fida dei canali ufficiali (e preferisce il caro buon vecchio materasso per custodire i risparmi), la stragrande maggioranza delle Bin Laden rappresenta la moneta ufficiale delle organizzazioni criminali, quella maggiormente utilizzata per il riciclaggio di denaro e per le attività in nero. Al mondo solo tre banconote hanno pezzature superiori a quella europea, le divise del Brunei, di Singapore e il mille franchi svizzero. I corrispondente statunitense e quello canadese, rispettivamente il 500 USD e il 1.000 CAD, sono stati aboliti nel 1969 e nel 2000.

“In un’economia moderna, vista la disponibilità e l’efficacia dei pagamenti elettronici, le banconote di elevato valore rappresentano senza ombra di dubbio un anacronismo”, si legge in un report preparato da Peter Sands, già executive di Standard Chartered e oggi adviser dell’esecutivo britannico. “Ricoprono un ruolo marginale nel funzionamento dell’economia legale e uno cruciale in quella sommersa”. Sands ha proposto l’eliminazione del biglietto da 500 euro, dei 100 dollari, dei 1.000 franchi e delle 50 sterline. “Chiedete alle persone nel Regno Unito quando è stata l’ultima volta che hanno usato una banconota da 50 sterline e vi diranno di averla utilizzata per pagare in nero un costruttore o un idraulico”.

BofA: si tratta di QE mascherato
“La banconota da 500 dollari rappresenta il 30% di tutti gli euro in circolazione e abolendola l’euro è destinato ad indebolirsi”, rileva Athanasios Vamvakidis, strategist valutario di Bank of America Merrill Lynch. L’esperto ritiene che l’abrogazione di questo tipo di banconota sia destinato a ridurre la domanda di euro con funzione di riserva di valore.

In particolare la moneta unica dovrebbe deprezzarsi rispetto al dollaro statunitense e al franco svizzero. “Il dollaro -continua Vamvakidis- è la valuta più liquida e riteniamo che intercetterà gran parte della minore domanda di euro come riserva di valore”. Tuttavia, “anche il franco svizzero dovrebbe beneficiarne, visto che ha la banconota dal valore più alto tra i Paesi del G10”.