World Duty Free: Edizione risponde al FT, offerta Dufry diversa da quella di Boyu
Edizione, nella persona del direttore generale Carlo Bertazzo, risponde con una lettera a un articolo comparso sul Financial Times dell'11 maggio dal titolo "Italy urged to investigate World Duty Free auction", in relazione alla vendita del 50,1% di World Duty Free a Dufry. La risposta compare oggi sulla versione online del giornale inglese e sarà pubblicata domani sulla versione stampata. Il Financial Times di lunedì scorso ha citato un rappresentante del gruppo cinese Boyu Capital (tra i pretendenti per l'acquisto della quota di Wdf). Questo ha detto che "le condizioni della nostra offerta non erano affatto diverse da quelle contenute nell'offerta vincente".
"Tale dichiarazione non è vera", spiega Bertazzo nella lettera. "Infatti l'offerta di Boyu, contrariamente a quella di Dufry, era condizionata all'ottenimento del preventivo consenso da parte di alcuni operatori aeroportuali per il cambio di controllo di World Duty Free". "L'offerta di Dufry invece - prosegue il dg - non conteneva condizioni relative al cambio di controllo di Wdf, ma solo le seguenti due condizioni per il closing, già rese note al mercato: l'approvazione, da parte degli azionisti di Dufry, di un aumento di capitale finalizzato al parziale finanziamento della proposta di acquisizione e l'ottenimento delle consuete autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust".
"Tale dichiarazione non è vera", spiega Bertazzo nella lettera. "Infatti l'offerta di Boyu, contrariamente a quella di Dufry, era condizionata all'ottenimento del preventivo consenso da parte di alcuni operatori aeroportuali per il cambio di controllo di World Duty Free". "L'offerta di Dufry invece - prosegue il dg - non conteneva condizioni relative al cambio di controllo di Wdf, ma solo le seguenti due condizioni per il closing, già rese note al mercato: l'approvazione, da parte degli azionisti di Dufry, di un aumento di capitale finalizzato al parziale finanziamento della proposta di acquisizione e l'ottenimento delle consuete autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust".