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Wall Street: S&P 500 e Dow Jones chiudono a nuovi record. Countdown Alphabet-Microsoft e tassi Fed

Pubblicato 30 Gennaio 2024 Aggiornato 5 Febbraio 2024 22:36

Wall Street reduce da un’altra sessione in cui gli indici Dow Jones e S&P 500 hanno testato nuovi valori record di chiusura.

In particolare il Dow industrial average è salito ieri di 224 punti, o +0,59% a 38.333.45 punti, mentre lo S&P 500 è avanzato di 36,98 punti, + 0,76% a 4927.93 punti.

Il Nasdaq è scattato di 172,67 punti, +1,12%, a quota 15.628,04.

Bene anche l’indice Russell 2000, avanzato di 33,09 punti, + 1,67% to 2011.42 punti, al massimo dal 3 gennaio scorso.

In premercato, i futures sui principali indici azionari Usa sono praticamente ingessati, oscillando attorno alla parità.

Wall Street continua a guardare alle novità che emergono dalla stagione degli utili trimestrali della Corporate America.

Finora, quasi 1/4 delle società quotate sullo S&P 500 ha riportato le proprie trimestrali: di queste, il 72% circa ha battuto le stime del consensus degli analisti, stando a quanto riportato da FactSet.

Grande attesa oggi per la pubblicazione dei conti delle Big Tech Usa Microsoft e Alphabet, che diffonderanno le loro trimestrali dopo la fine della sessione odierna di Wall Street.

Ma il focus è anche sulla Fed di Jerome Powell, con il Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, che si riunirà oggi per annunciare domani la propria decisione sui tassi Usa.

Le stime degli analisti sono per un nulla di fatto, dunque per tassi lasciati fermi al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%.

I mercati cercheranno però di carpire dalle dichiarazioni del presidente Powell eventuali messaggi su quando i tassi potrebbero essere tagliati.

Dal dot plot del Fomc, è emerso che gli esponenti della Fed prevedono tre sforbiciate ai tassi nel corso del 2024, vista la ritirata della crescita dell’inflazione, ciascuno di 25 punti base.

I recenti dati macro diffusi negli Stati Uniti, nel confermare la solidità dell’economia Usa, hanno reso indubbiamente meno urgente per la Fed intervenire almeno al momento con un taglio dei tassi.