Wall Street, dopo Siria nuova ombra Trump: Cina e Russia svalutano le loro monete
L’azionario mondiale supera il test Siria, dando prova di resistenza. I trader sembrano guardare oltre, e a Wall Street l’attenzione è tutta per la stagione delle trimestrali. In realtà una nuova ombra sui mercati arriva ancora da Donald Trump, e ancora via tweet. Stavolta il presidente americano accusa la Cina e la Russia di svalutare le loro monete in un momento in cui gli Stati Uniti continuano ad alzare i tassi di interesse. “Non accettabile!”, tuona da Twitter Trump.
Il tweet potrebbe generare ulteriore confusione sui mercati, soprattutto se si considera che venerdì scorso il Tesoro Usa ha diffuso il rapporto di metà anno in cui vengono indicati i paesi che manipolano le loro monete. Ebbene, il rapporto “Report on Macroeconomic and Foreign Exchange Policies of Major Trading Partners of the United States”, non fa nessun nome, pur rilevando che il Tesoro americano è molto preoccupato per i mancati progressi, da parte della Cina, nell’impegno a correggere lo squilibrio commerciale bilaterale“.
La novità del rapporto è che alla lista degli osservati speciali, che include Cina, Giappone, Svizzera, Corea e Germania, viene aggiunta l’India.
Il tweet di Trump non è inoltre del tutto giustificato dai fatti, anzi, se si considera che negli ultimi due anni sia il rublo che lo yuan si sono apprezzati, perdendo terreno soltanto di recente. C’è da dire ancora che il rublo si è deprezzato soprattutto a causa delle sanzioni che hanno colpito la Russia lo scorso 6 aprile e che sono state imposte proprio dall’America di Donald Trump (e altre sono in arrivo).
Intanto a Wall Street, dopo i risultati di bilancio che sono stati resi noti venerdì scorso da JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo, è Bank of America oggi, a diffondere i conti. Conti che confermano il trend degli utili migliori delle attese del sistema bancario Usa, almeno fino a oggi.
Nel primo trimestre del 2018, Bank of America ha riportato infatti utili per un valore di $6,92 miliardi, rispetto ai $5,3 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. L’attivo per azione è stato di 62 centesimi, meglio dei 59 centesimi per azione attesi dal consensus. Bene anche il fatturato, che si è attestato a $23,125 miliardi, rispetto ai $22,25 miliardi dello scorso anno, e contro i $23,06 miliardi stimati.
Riguardo agli altri mercati, sotto pressione il petrolio, con il Brent e il WTI che ritracciano dai massimi in più di tre anni testati la scorsa settimana, quando sono balzati entrambi di oltre +8%.
Venduti i Treasuries, con i tassi dei bond a due anni che si avvicinano al record in quasi 10 anni, al 2,386%, precisamente valore più alto dall’agosto del 2008. Contestualmente, i tassi decennali si attestano al massimo in tre settimane, attorno al 2,86%.
Poco mosse le quotazioni dell’oro, in attesa di sviluppi dal fronte geopolitico.
L’attenzione dei trader si risposta sulla stagione delle trimestrali Usa e sui dati macro: oggi sono state rese note le vendite al dettaglio di marzo, che hanno sorpreso al rialzo anche se ,esclusa la componente auto e vendita di benzina, il dato è stato deludente, salendo dello 0,3%, meno del +0,4% atteso.
Alert svalutazione monete non intacca ottimismo
In generale, a Wall Street, a dispetto dell’alert svalutazione monete lanciato da Trump, prevale l’ottimismo sulla stagione degli utili societari. FactSet ritiene che i profitti delle società scambiate sull’indice S&P 500 siano saliti nel primo trimestre del 17,3%, e che le vendite siano aumentate del 10%. Entrambe le percentuali, se confermate, rappresenterebbero il tasso di crescita più forte dal 2011.
Tra i titoli protagonisti della sessione, Icahn Enterprises, che ha annunciato che la propria divisione Tropicana Entertainment venderà gli asset immobiliari a Gaming and Leisure Properties, per $1,85 miliardi, avviando un’operazione di fusione con Eldorado Resorts. Le quotazioni di quest’ultima balzano di oltre +14%.
Rally fin oltre +7% per Alkermers, dopo la notizia della decisione della Food and Drug Administration di accettare la richiesta di un nuovo farmaco per il trattamento della depressione.
Balzo di Navistar, dopo che la divisione di veicoli commerciali di Volkswagen ha riferito di star considerando l’opzione di aumentare la sua quota nel gruppo americano, oltre il 17% del capitale.
WPP male anche a Wall Street dopo la notizia dell’uscita di Martin Sorrell, fondatore e ceo del gruppo.