Wall Street : seduta storica con il Dow Jones sopra 20.000 punti
Oggi la storia finanziaria passa per Wall Street. L’indice Dow Jones Industrial ha superato per la prima volta nella storia la soglia psicologica dei 20.000 punti. La seduta americana è partita con il turbo innestato, come avevano lasciato prevedere le indicazioni fornite dai futures sugli indici.
Wall Street dunque torna al fianco di Donald Trump, dopo che il neo eletto alla Casa Bianca si è speso moltissimo nei giorni scorsi per ribadire la volontà di riportare produzione e posti di lavoro all’interno degli Stati Uniti.
Secondo Vincenzo Longo, analista di IG intervistato da FinanzaOnline, il compito che Trump si è attribuito non sarà facile “Donald Trump continua a dire di voler rimettere in moto l’economia americana, ma non bisogna dimenticare che in realtà gli Stati Uniti vengono da un periodo abbastanza prolungato di crescita”, ha spiegato Longo.
Proprio ieri il Tycoon ha incontrato ha ricevuto alla Casa Bianca ‘la cremé’ dell’industria automotive di Detroit. Le parole di Trump sono apparse a molti analisti come una sorta di ricatto velato all’industria, che tuttavia ha recepito positivamente le proposte messe sul tavolo dal Tycoon. Il neo presidente degli Usa ha infatti prospettato un taglio della regolamentazione di almeno il 75% e “forse di più”, ed ha assicurato la velocizzazione dei processi per concedere permessi e autorizzazioni.
Lo stesso passo è tenuto nell’industria petrolifera, dove Trump ha praticamente concesso il via libera alla costruzione della pipeline fra North Dakota e Texas, generando indicazioni positive per le società attive nel settore. “Trump di fatto ha mosso un passo indietro rispetto alle politiche del predecessore Obama, aprendo alle trivellazioni soprattutto nel segmento dello shale-oil in nome dell’indipendenza energetica del Paese”, ha chiarito Longo.
Al momento il mercato si sta schierando con il presidente, dopo le titubanze mostrate nella seconda parte di gennaio. Vedremo se nel corso dell’anno questa linea verrà mantenuta da Wall Street, anche perché “sarà complicato mantenere le promesse fatte fin’ora in un contesto economico che probabilmente è già giunto all’apice delle proprie possibilità”, ha concluso Longo.