Wall Street in cerca del ‘bottom’: S&P 500 -16% da record, Nasdaq in mercato orso con -27% dai record
Nuovo dietrofront per Wall Street, che inizia la nuova settimana di contrattazioni all'insegna dei ribassi, dopo il forte recupero riportato venerdì scorso.
Il Dow Jones è balzato di 466,36 punti (+ 1.47%), mentre lo S&P 500 ha messo a segno un progresso del 2,39%. Il Nasdaq Composite è volato del 3,82%, riportando il miglior trend in una sessione dal novembre del 2020. Tuttavia, tutti e tre gli indici hanno concluso la settimana in ribasso, lo S&P 500 per la sesta settimana consecutiva - fase ribassista più lunga dal giugno del 2011 -, il Dow Jones per la settima settimana considecutiva, riportando la fase di cali più lunga dal 2001.
L'indice Nasdaq Composite Index è già in mercato orso, avendo perso il 27% circa dal novembre del 2021. Lo S&P 500, che nelle ultime sessioni ha flirtato con il bear market, già sceso in precedenza nella fase del mercato orso, ovvero del 20% circa dal suo precedente record, ha recuperato invece terreno ed è in calo ora del 16,50% circa, dopo aver schivato di nuovo, venerdì scorso, l'ennesima zampata dell'orso.
Alle 16.50 ora italiana, il Dow Jones cede più di 230 punti (-0,72%), a 31.965 punti, mentre lo S&P 500 perde lo 0,83% a 3.990 punti. Il Nasdaq arretra dell'1,05% a 11.673 punti. I tassi sui Treasuries Usa a 10 anni scendono al 2,868%.
In un contesto di incognite legate soprattutto alla guerra tra l'Ucraina e la Russia, gli investitori continuano a scaricare le azioni, asset tra quelli più a rischio; in particolare, azioni growth, titoli dunque tecnologici.
Questa settimana a Wall Street il focus sarà sugli utili che arriveranno dai grandi nomi del settore retail, come Walmart, Target e Home Depot, che mostreranno l'impatto dell'inflazione Usa sulle spese per consumi negli States.
Sempre questa settimana, verrà diffuso il dato relativo alle vendite al dettglio in Usa.
In generale gli strategist prevedono che la borsa Usa abbia margini per continuare a cadere, ritenendo dunque che il fondo non sia stato ancora toccato.
Il Dow Jones è balzato di 466,36 punti (+ 1.47%), mentre lo S&P 500 ha messo a segno un progresso del 2,39%. Il Nasdaq Composite è volato del 3,82%, riportando il miglior trend in una sessione dal novembre del 2020. Tuttavia, tutti e tre gli indici hanno concluso la settimana in ribasso, lo S&P 500 per la sesta settimana consecutiva - fase ribassista più lunga dal giugno del 2011 -, il Dow Jones per la settima settimana considecutiva, riportando la fase di cali più lunga dal 2001.
L'indice Nasdaq Composite Index è già in mercato orso, avendo perso il 27% circa dal novembre del 2021. Lo S&P 500, che nelle ultime sessioni ha flirtato con il bear market, già sceso in precedenza nella fase del mercato orso, ovvero del 20% circa dal suo precedente record, ha recuperato invece terreno ed è in calo ora del 16,50% circa, dopo aver schivato di nuovo, venerdì scorso, l'ennesima zampata dell'orso.
Alle 16.50 ora italiana, il Dow Jones cede più di 230 punti (-0,72%), a 31.965 punti, mentre lo S&P 500 perde lo 0,83% a 3.990 punti. Il Nasdaq arretra dell'1,05% a 11.673 punti. I tassi sui Treasuries Usa a 10 anni scendono al 2,868%.
In un contesto di incognite legate soprattutto alla guerra tra l'Ucraina e la Russia, gli investitori continuano a scaricare le azioni, asset tra quelli più a rischio; in particolare, azioni growth, titoli dunque tecnologici.
Questa settimana a Wall Street il focus sarà sugli utili che arriveranno dai grandi nomi del settore retail, come Walmart, Target e Home Depot, che mostreranno l'impatto dell'inflazione Usa sulle spese per consumi negli States.
Sempre questa settimana, verrà diffuso il dato relativo alle vendite al dettglio in Usa.
In generale gli strategist prevedono che la borsa Usa abbia margini per continuare a cadere, ritenendo dunque che il fondo non sia stato ancora toccato.