Wall Street guardi ai bond: ecco cosa prevede il gestore del fondo che da inizio anno ha fatto +60%
I momenti di forte pessimismo non gli sono mancati, ma le sue mosse sono state sicuramente azzeccate, se si considera che il suo ATAC Rotation Fund ha guadagnato dall’inizio dell’anno il 60%, confermandosi tra i migliori della categoria. Lui si chiama Michael Gayed, è gestore del fondo e nel mese di maggio ha lanciato l’alert sul rischio di due crash: uno sui mercati dei bond, l’altro a Wall Street. Il suo outlook, da allora, non è che sia cambiato molto.
“E’ un momento pazzo per i mercati – ha detto Gayed, stando a quanto riportato da Marketwatch – Nonostante la pandemia globale paralizzante, che vede tra l’altro gli Stati Uniti fallire miseramente nel rispondere all’emergenza, visti i record (di contagi) che vengono stracciati ogni giorno, e un’economia che sembra barcollare in attesa di un nuova risposta di politica monetaria della Fed, i mercati azionari sembrano non aver battuto ciglio durante la ripresa”.
Certo, movimenti drammatici i mercati li hanno vissuti eccome, se si considera che il 2020 si è rivelato un anno unico nel suo genere, con l’azionario che è crollato di oltre il 30% a un certo punto, per poi balzare rispetto al fondo di quasi +50%. E, tutto questo, in meno di otto mesi.
Ma dopo essere stato bullish a marzo, mentre Wall Street si approssimava a toccare il fondo, Gayed ora teme un “grave collasso” per la borsa Usa. Questo perchè esiste un elemento anticipatore dell’azionario che il gestore tiene in grande considerazione: il mercato dei bond.
A fronte degli acquisti che non hanno risparmiato Wall Street, i buy che hanno interessato anche i Treasuries hanno portato i tassi Usa decennali a scendere fino allo 0,5%, e quelli a 30 anni a capitolare sotto la soglia dell’1,5%, fattore che preoccupa l’esperto:
“Si dice spesso che gli investitori dei mercati obbligazionari rappresentino lo smart money e che tendano a guidare il mercato azionario nell’anticipare l’attività economica – ha detto Gayed – Ora, il fatto che i tassi non siano cresciuti in modo significativo (piuttosto, l’opposto) è abbastanza preoccupante nel brevissimo periodo, in quanto storicamente questi movimenti di breve termine hanno preceduto grandi momenti di stress nell’azionario“.
Un altro campanello di allarme è rappresentato, secondo il gestore, dalla performance positiva delle utilities, che vengono considerate un investimento sicuro, a prova di recessione. Ora, in quest’ultimo mese, il comparto ha sovraperformato lo S&P 500, come emerge dal grafico.
Qualche giorno fa, Gayed aveva detto:
“Lo S&P 500 è ora positivo in un anno in cui si prevede una catastrofe economica. Il Nasdaq sta volando. E nessuno sembra pensare che il mercato possa scendere. Sicuramente, sembra che tutti abbiano dimenticato che investire nell’azionario comporta dei rischi. E le condizioni stanno cambiando in modo così rapido, ora, che l’impressione è che il rischio potrebbe tornare con tutta la sua forza”.
A tal proposito, c’è da diree che il trend dell’oro la dice molto sull’atteggiamento verso il rischio che diversi investitori stanno manifestando. Inoltre, a dispetto dei no ai tassi negativi puntualmente ribaditi dalla Federal Reserve, i futures sui fed funds raccontano un’altra storia: quella secondo cui i tassi negativi, negli States, potrebbero diventare la norma, a partire dal 2021 fino al 2023. Tra l’altro, su base reale i tassi Usa sono già negativi visto che, negli ultimi tre mesi, quelli decennali sono scesi dallo 0,60% a -0,73%.