Notizie Indici e quotazioni Wall Street: Dow Jones scivola di 300 punti, poi ripresa. Tonfo Wells Fargo, Powell nuovo numero uno Fed

Wall Street: Dow Jones scivola di 300 punti, poi ripresa. Tonfo Wells Fargo, Powell nuovo numero uno Fed

5 Febbraio 2018 16:47

Wall Street inizia la settimana in forte ribasso, con l’indice Dow Jones che arriva a capitolare di 300 punti, per poi ridurre le perdite nel corso della sessione. Tra le storie di rilievo, si mette in evidenza il tonfo di Wells Fargo, banca americana il cui primo azionista è Warren Buffett, numero uno della conglomerata Berkshire Hathaway.

Le pesanti perdite, che portano le quotazioni a scivolare fino a -8% circa, zavorrano il principale indice ETF che monitora il trend del settore finanziario, ovvero il Financial Select Sector SPDR ETF: il listino (ticker XLF) cede fino a -1,8%, per poi dimezzare il calo, comunque estendendo la flessione del 2,2% riportata lo scorso venerdì (che è stata la più forte su base giornaliera per il fondo dal maggio del 2017).

L’ETF viaggia al livello minimo dallo scorso 11 gennaio, ed è arretrato di quasi -5% dal record intraday testato lo scorso 29 gennaio.

Wells Fargo paga la decisione della Federal Reserve di imporre sul colosso sanzioni per gli scandali dei conti correnti falsi, che sono stati aperti a insaputa dei clienti per un periodo durato anni. Sanzioni che, come ha reso noto la stessa banca, potrebbero ridurre gli utili di quest’anno fino a $400 milioni.

Oltre a comminare sanzioni, la Federal Reserve ha fatto però altro: ha praticamente vietato a Wells Fargo di crescere, fissando a $1,95 trilioni la soglia di asset che non potrà essere superata. Il valore si riferisce agli asset che l’istituto deteneva alla fine del 2017.

Il calo dei finanziari – che si sta progressivamente riducendo, sulla scia della ripresa dei listini azionari Usa dai minimi intraday – è legato anche all’aumento dei tassi dei Treasuries Usa, che volano al 2,88%, al record in quattro anni circa. In teoria, un contesto di tassi più elevati dovrebbe fare da assist ai titoli finanziari.

Ma in un mercato scosso proprio dai timori di un balzo dei tassi che diventi irrefrenabile, e che costringa la Federal Reserve ad alzare il costo del denaro più delle attese, viene a saltare anche questa logica. Perdono così terreno -anche se alle 16.30 il recupero dai minimi è notevole – anche JP Morgan, Citigroup e Bank of America.

La preoccupazione di fondo degli investitori si riflette nel trend dei contratti acquistati per proteggersi contro eventuali flessioni dell’ETF sullo S&P, che nelle ultime sessioni hanno continuato a salire.

Nel frattempo, oggi è il giorno con cui Jerome Powell ha prestato giuramento presso la Federal Reserve, diventando a tutti gli effetti il nuovo numero uno della Fed, esattamente il 16esimo della storia. Nel dirsi onorato per essere stato designato a “servire il popolo americano”, Powell ha promesso di “rimanere vigile”, insieme ai suoi colleghi.

“Siamo pronti a rispondere all’evoluzione dei rischi”, ha detto, in base a quanto risulta da un comunicato.

Intanto, la Casa Bianca dirama anch’essa un comunicato, in cui si legge che l’amministrazione Trump “è sempre preoccupata, quando il mercato soffre una qualsiasi perdita”. Allo stesso tempo, viene rimarcata la fiducia “nei fondamentali dell’economia”.