News Indici e quotazioni Wall Street: ansia tassi Fed. Scommessa short hedge fund mette in dubbio tutto

Wall Street: ansia tassi Fed. Scommessa short hedge fund mette in dubbio tutto

30 Gennaio 2023 16:13

Wall Street incerta all’inizio di una settimana carica di eventi, in primis l’annuncio sui tassi da parte della Federal Reserve guidata da Jerome Powell.

Alle 16.10 circa ora italiana, il Dow Jones sale dello 0,19%, lo S&P 500 arretra dello 0,22%, il Nasdaq perde lo 0,68%.

Il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, si riunirà domani 31 gennaio, per annunciare la propria decisione sui tassi dopodomani 1° febbraio. Il mercato scommette su un rialzo di 25 punti base.

Nell’ultimo meeting del 2022, il Fomc ha alzato i tassi di 50 bp il mese scorso, portandoli al range compreso tra il 4,25% e il 4,5% e rallentando il passo degli aumenti dei tassi dopo quattro strette consecutive da 75 bp.

Le ultime proiezioni dei responsabili di politica monetaria – contenute nel dot plot – indicano tassi in aumento oltre il 5% quest’anno, livello a cui dovrebbero rimanere fino al 2024.

Gli indici azionari Usa sono reduci da un rialzo settimanale, che ha confermato il trend positivo di inizio anno (YTD year to date).

La scorsa settimana, il Nasdaq ha guadagnato il 4,3%, lo S&P 500 ha incassato un rialzo del 2,5% e il Dow Jones è avanzato dell’1,8%.

I recenti acquisti hanno contribuito ai guadagni del mese di gennaio che, per il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq sono rispettivamente pari a +2,5%, +6,2%, +11,04%.

Grande protagonista il Nasdaq, che beneficia del ritorno degli investitori sui titoli tecnologici e sulle azioni growth.

Il mese di gennaio si conferma storico anche per la forte ripresa delle criptovalute: il Bitcoin, in particolare, è pronto a chiudere il gennaio migliore dal 2013, grazie alla propensione al rischio degli investitori, riaccesa dalla convinzione che la Fed di Jerome Powell sia vicina ad allentare la sua battaglia contro l’inflazione, alzando i tassi in modo meno aggressivo.

Ma questa scommessa si regge davvero su fondamenta solide?

A riaccendere i dubbi sulla Fed sono oggi le indiscrezioni riportate da Bloomberg, che parlano della più grande scommessa short che il mondo degli hedge fund abbia mai lanciato contro i futures sui Treasuries.

Una scommessa talmente potente che indica come l’industria dei fondi speculativi non sia poi così convinta che il rally che i titoli di stato Usa hanno messo a segno finora abbia validi presupposti per andare avanti.

Sul mercato dei titoli di stato, i tassi dei Treasuries Usa a dieci anni puntano così verso l’alto, salendo al 3,55%, mentre i rendimenti dei Treasuries a due anni scattano al 4,61%.

Durante la settimana, verranno rese note le trimestrali di titani del calibro di McDonald’s, General Motors, Apple, Meta Platforms, Amazon e Alphabet.

Nel frattempo, un attenti lanciato alla Fed di Jerome Powell affinché non abbassi troppo la guardia contro la crescita dell’inflazione è arrivato da David Zervos, chief market strategist di Jefferies.

“L’inflazione ha scioccato la Fed al rialzo – ha ricordato Zervos, riferendosi a come la Fed sia intervenuta tardi nella sua lotta contro le pressioni inflazionistiche – E’ dunque necessario che (la Banca centrale Usa) sia cauta ad abbassare i tassi troppo presto. E non credete al fatto che ci saranno due tagli dei tassi nel mese di dicembre. Per ora, la Fed è ancora distante dall’intervenire per evitare che si verifichi un evento molto improbabile di un hard landing”.