News Indici e quotazioni Wall Street, la Fed torna a far paura: futures Dow Jones -245 punti, Nasdaq -1,40%

Wall Street, la Fed torna a far paura: futures Dow Jones -245 punti, Nasdaq -1,40%

30 Gennaio 2023 13:04

A Wall Street futures Usa sotto pressione, all’inizio di una settimana carica di eventi, in primis l’annuncio sui tassi da parte della Federal Reserve guidata da Jerome Powell.

Il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, si riunirà domani 31 gennaio, per annunciare la propria decisione sui tassi dopodomani 1° febbraio. Il mercato scommette su un rialzo di 25 punti base.

Alle 13 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones sono in perdita di 245 punti circa (-0,72%), mentre quelli sul Nasdaq e sullo S&P 500 arretrano rispettivamente dell’1% e dell’1,40%.

Nell’ultimo meeting del 2022, il Fomc ha alzato i tassi di 50 bp il mese scorso, portandoli nel range compreso tra il 4,25% e il 4,5% e rallentando il passo degli aumenti dei tassi dopo quattro strette consecutive da 75 bp.

Le ultime proiezioni dei responsabili di politica monetaria – contenute nel dot plot – indicano tassi in aumento oltre il 5% quest’anno, livello a cui dovrebbero rimanere fino al 2024.

Gli indici azionari Usa sono reduci da un rialzo settimanale, che ha confermato il trend positivo di inizio anno (YTD year to date).

La scorsa settimana, il Nasdaq ha guadagnato il 4,3%, lo S&P 500 ha incassato un rialzo del 2,5% e il Dow Jones è avanzato dell’1,8%.

I recenti acquisti hanno contribuito ai guadagni del mese di gennaio che, per il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq sono rispettivamente pari a +2,5%, +6,2%, +11,04%.

Grande protagonista il Nasdaq, che beneficia del ritorno degli investitori sui titoli tecnologici e sulle azioni growth.

Durante la settimana, verranno rese note le trimestrali di titani del calibro di McDonald’s, General Motors, Apple, Meta Platforms, Amazon e Alphabet.

Nel frattempo, un attenti lanciato alla Fed di Jerome Powell affinché non abbassi troppo la guardia contro la crescita dell’inflazione è arrivato da David Zervos, chief market strategist di Jefferies.

“L’inflazione ha scioccato la Fed al rialzo – ha ricordato Zervos, riferendosi a come la Fed sia intervenuta tardi nella sua lotta contro le pressioni inflazionistiche – E’ dunque necessario che (la Banca centrale Usa) sia cauta ad abbassare i tassi troppo presto. E non credete al fatto che ci saranno due tagli dei tassi nel mese di dicembre. Per ora, la Fed è ancora distante dall’intervenire per evitare che si verifichi un evento molto improbabile di un hard landing”.

I tassi sui Treasuries iniziano la settimana in rialzo, con quelli a dieci anni che salgono al 3,557% e quelli a due anni che avanzano al 4,2244%.