Notizie Notizie Italia Vontobel lancia lo Strategic Certificate per cogliere le opportunità del nucleare, settore chiave per raggiungere gli obiettivi climatici

Vontobel lancia lo Strategic Certificate per cogliere le opportunità del nucleare, settore chiave per raggiungere gli obiettivi climatici

7 Febbraio 2022 12:28

Vontobel ha quotato sul SeDeX di Borsa Italiana lo Strategic Certificate Open-End sul Vontobel Nuclear Energy Index, incentrato su aziende legate all’estrazione dell’uranio e alla produzione di energia nucleare, un settore che presenta margini di crescita legati alla politica climatica.

Lo Strategic Certificates è un certificato di investimento che, in linea di principio, replica linearmente la performance del sottostante indice tematico o settoriale (in questo caso il Vontobel Nuclear Energy Index). Grazie a un periodico ribilanciamento dell’indice sottostante sulla base di criteri predefiniti (economici e quantitativi) coerenti rispetto al tema di investimento, lo Strategic Certificate rappresenta un investimento dinamico ed efficiente per cogliere i megatrend del mercato.

L’energia nucleare può essere “verde”?

Il nucleare è un tema che genera sempre un forte dibattito che vede contrapporsi i sostenitori, che vedono nell’energia nucleare il potenziale per raggiungere gli obiettivi climatici, e i detrattori, memori delle grandi catastrofi nucleari e preoccupati per lo stoccaggio delle scorie. L’Europa si è posta obiettivi ambiziosi in termini di decarbonizzazione, tra cui quello di diventare il primo continente al mondo climaticamente neutrale entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario che numerosi investimenti siano rivolti allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla riduzione di CO2. In quest’ottica, il nucleare si potrebbe proporre come tecnologia di transizione.

“C’è chi considera un’assurdità definire ‘verde’ l’energia nucleare e chi la vede come l’unico modo per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici in Europa, soprattutto per quanto riguarda la decarbonizzazione, e il dibattito è destinato a rimanere acceso per un po’. Se si considera la politica climatica, gli argomenti sembrerebbero a favore dell’energia nucleare, ad esempio secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, le emissioni del nucleare sono di 12 grammi di CO2 per kWh di elettricità, simile ai valori registrati per l’energia eolica, mentre i pannelli solari sui tetti arrivano a un valore di 41 grammi per kWh, 48 grammi per i parchi solari”, ha commentato Yun Bai, Head of Factor Investing Research presso Vontobel Asset Management.

La struttura del Vontobel Nuclear Energy Index

Con questa premessa è stato pensato il Vontobel Nuclear Energy Index, che consente di avere esposizione diversificata al tema dell’energia nucleare. L’indice è costituito dalle 25 aziende a maggiore capitalizzazione di mercato, appartenenti sia ai mercati emergenti sia ai mercati sviluppati, attive nell’estrazione dell’uranio e nel settore dell’energia nucleare. Se non si trovano 25 società che rispettino i requisiti di selezione, verranno inserite aziende che offrono tecnologie e servizi legati al settore nucleare, escludendo sempre sia le aziende che producono armi nucleari sia quelle oggetto di sanzioni internazionali. La classificazione avviene in base al sistema FactSet Revere Business (RBICS). Vengono considerati i ricavi generati nel settore dell‘energia nucleare e della produzione di uranio. La composizione dell’indice viene rivalutata ogni sei mesi, le 25 posizioni hanno lo stesso peso e i dividendi netti vengono reinvestiti.

“La tematica del nucleare è di forte interesse per gli investitori, che con lo Strategic Certificate sul Vontobel Nuclear Energy Index hanno l’opportunità di investire in aziende operanti in un settore dal grande potenziale senza gli svantaggi legati a un investimento diretto nei singoli titoli”, ha concluso Yun Bai.