Vino: in calo il livello di rischiosità delle imprese vinicole in Italia
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Record dell'export con 5,6 miliardi di euro e mercato interno senza particolari scossoni si sono riflessi in maniera positiva sulla rischiosità finanziaria del mercato del vino in Italia, come testimoniato dai dati di Crif Ratings sull'andamento dei default. I tassi di default nel settore vinicolo italiano risultano ampiamente al di sotto della media registrata per l'intera industria alimentare e delle bevande e sui livelli pre-crisi (2007-2008). Nel 2016 i tassi di incagli e sofferenze bancarie e quello dei default pubblici sono stati rispettivamente del 2,8% e 0,5%, sensibilmente inferiori a quelli del complessivo comparto del Food & Beverage, rispettivamente 3,6% e 0,7%.