Viaggio nei mercati del 2024: tra sfide e resilienza, vince l’azionario
Giunti alla fine del primo semestre, il 2024 ha già in parte svelato il suo vero volto sui mercati. Tra sfide improvvise e asset resilienti, a vincere per ora è stato chi ha scelto di fare investimenti con un livello di rischio maggiore, privilegiando l’equity rispetto all’obbligazionario. Ad analizzare il tema nel dettaglio è un report di State Street Global Advisors.
Mercati tra sfide e resilienza
In particolare, sinora, gli asset rischiosi hanno sorpreso con una notevole resilienza, mantenendo la crescita nonostante l’inflazione persistente e il peggioramento del conflitto in Medio Oriente. In questo contesto, i mercati obbligazionari, considerati i potenziali vincitori del 2024, hanno incontrato difficoltà a causa dell’inflazione persistente che ha alimentato preoccupazioni su tassi di interesse elevati e prolungati. Tuttavia, continuiamo a credere che il debito obbligazionario rimanga un investimento favorevole, grazie agli attuali livelli di rendimento, al rallentamento della crescita e alla disinflazione costante, mentre manteniamo cautela sugli asset rischiosi privilegiando i titoli di qualità nei mercati azionari. I mercati emergenti, seppur vulnerabili nello scenario globale attuale, offrono opportunità nel debito e in alcuni comparti azionari.
Azionario tra numeri record e selettività
Il comparto azionario ha mantenuto quest’anno uno slancio incredibile. Grazie alla solidità dei dati economici e degli utili, negli Stati Uniti, in Europa e soprattutto in Giappone, sono stati raggiunti i massimi storici. Tuttavia, gli esperti ritengono che la moderazione rimanga opportuna. La continua flessione del premio di rischio azionario, le valutazioni elevate (soprattutto negli USA) e le aspettative mutevoli sui tassi potrebbero alla fine raffreddare gli entusiasmi. La forza del dollaro USA non mostra segni di cedimento, per questo motivo serve una maggiore cautela nei confronti dei mercati emergenti. Per il resto dell’anno, persistono diversi fattori che potranno guidare la performance azionaria nelle diverse regioni, a dimostrazione del fatto che è opportuno valutare le opportunità tenendo in considerazione le singole aree geografiche.
Obiettivo posizionamento strategico
Il 2024 rimane, come previsto, un anno di posizionamento strategico per gli investitori, con la necessità di analizzare attentamente i numerosi fattori macroeconomici e di mantenere la flessibilità per intervenire quando emergeranno segnali più chiari. Nonostante l’incertezza sul percorso futuro della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse, gli esperti prevedono una disinflazione negli Stati Uniti e un’attività economica più debole rispetto allo scorso anno. Rimaniamo convinti che si stia dirigendo verso un atterraggio morbido, con la possibilità di ridurre i tassi già a partire dall’estate. Inoltre State Street stima che Banca del Canada e Banca d’Inghilterra inizieranno a ridurre i tassi rispettivamente a luglio e agosto, mentre in Giappone ci sarà un rialzo di 15 punti base nella seconda metà dell’anno.
Insomma, il 2024 si prospetta un anno complesso e dinamico sui mercati, in cui sarà fondamentale per gli investitori adottare un approccio strategico e flessibile per navigare tra le opportunità e le sfide presentate dal contesto macroeconomico e geopolitico globale.