Il via libera all’aumento Premafin manda in estasi Fonsai, titolo sale in vetta al Ftse Mib
E’ la giornata di Fondiaria Sai in Borsa a Milano. Il titolo della compagnia della famiglia Ligresti conquista la vetta del Ftse Mib, portandosi in rialzo del 3,20% a 7,09 euro, a un soffio dai massimi intraday a 7,13 euro. Che l’attenzione attorno al titolo sia alto, lo provano anche i volumi: sono, infatti, passati di mano 2,3 milioni di pezzi vicino alla media giornaliera delle ultime trenta sedute di 2,4 milioni di pezzi. Dopo giorni di attesa l’assemblea straordinaria dei soci di Premafin ha messo il sigillo al nuovo corso: ha detto sì all’aumento di capitale della società. I soci hanno deliberato l’attribuzione al consiglio di amministrazione di procedere a un aumento di capitale da 250 milioni di euro. Entro l’estate – ha spiegato il presidente della holding, Giulia Ligresti – sarà lanciato un aumento da 225,7 milioni che permetterà ai francesi di Groupama di entrare nel capitale con il 17%.
L’occasione è inoltre stata sfruttata dai soci anche per approvare l’annullamento del valore nominale delle azioni della società. Finora, ha spiegato sempre Giulia Ligresti nel corso dell’assemblea, solo Groupama si è detta disponibile a sottoscrivere le azioni di nuova emissione dell’aumento di capitale. Disponibilità manifestata in realtà anche dagli azionisti aderenti al patto di sindacato di Premafin, ossia i Ligresti attraverso Canoe, Hike, Limbo, Sinergia e Imco. Delle nuove risorse finanziarie provenienti dall’aumento di capitale almeno 100 milioni di euro saranno utilizzati per la sottoscrizione dell’aumento di capitale di Fondiaria-Sai, 10 milioni per il pagamento degli oneri connessi all’aumento di capitale, 50 milioni saranno destinati al parziale rimborso del finanziamento bancario e 10 milioni di euro saranno impiegati a garanzia dell’operazione di equity swap sottoscritto lo scorso 22 dicembre con Unicredit.
Numeri alla mano, ecco cosa cambierà. L’indebitamento finanziario netto consolidato di Premafin al 31 dicembre 2010 è risultato pari a circa 1.902 milioni di euro (inclusi prestiti subordinati per 1.041 milioni di euro), rispetto ai circa 2.009 milioni di fine 2009 (1.040 milioni i prestiti subordinati). Come osservato sempre da Giulia Ligresti, ipotizzando l’esecuzione dell’aumento di capitale, l’indebitamento finanziario netto consolidato a medio lungo termine sarebbe pari a circa 1.668 milioni di euro (circa 1.608 milioni a fine 2009). Adesso la palla passa alla Consob. “Dobbiamo aspettare la risposta al quesito Consob, ma si spera entro giugno di poter procedere con gli aumenti di capitale nel gruppo Premafin”, si è augurata il presidente e a.d di Premafin.
Nell’attesa che venga sciolto questo nodo, domani a Torino FonSai farà il bis con la ricapitalizzazione fino a 460 milioni, ma il board straordinario è convocato per giovedì 27 gennaio e all’ordine del giorno dovrebbero esserci anche le dimissioni di Fausto Marchionni da amministratore delegato con la sostituzione dell’attuale direttore generale Emanuele Erbetta. E il primo colpo di scena è arrivato. “Non ho dato nessuna dimissione, domani sono l’amministratore delegato di Fonsai che si presenta in assemblea con una proposta di aumento di capitale”, ha affermato il top manager, senza aggiungere altro alle voci che lo danno in uscita dalla società.