Vendite auto giù in Europa, ma FCA batte il mercato. Exploit di Alfa Romeo
Nel mese di aprile le vendite di auto in Europa sono scese, sia per l’effetto della festività della Pasqua, che ha ridotto i giorni a disposizione dei consumatori per l’acquisto dei veicoli, sia per l’imposizione di nuove tasse nel Regno Unito. Stando ai dati comunicati dall’associazione di settore ACEA – European Automobile Manufacturers’ Association – che ha sede a Bruxelles, le immatricolazioni sono scese del 6,8% a 1,23 milioni di unità.
Anche FCA ha assisito a una flessione delle vendite, ma la buona notizia è che l’azienda guidata da Sergio Marchionne è riuscita a strappare quote di mercato al leader del settore in Europa, Volkswagen, e anche a Ford Motor, quinta nella classifica delle immatricolazioni europee. (FCA è quarta)
FCA è riuscita a battere inoltre il mercato anche ad aprile, con una flessione delle vendite limitata a -0,5% a 89.300 unità, e una crescita della quota di mercato al 7,3%, in rialzo di 0,5 punti percentuali, in un contesto fortemente condizionato da festività e “ponti”.
“Vero e proprio exploit per Alfa Romeo, le cui registrazioni sono aumentate del 52,2%. Panda e 500 dominano le vendite tra le city car, con una quota del 29,4% del segmento”.
Tonfo delle vendite, pari a -20%, nel Regno Unito, a causa di un nuovo dazio entrato in vigore lo scorso primo aprile. Gli analisti temono tra l’altro che il mercato dell’auto britannico potrebbe subire una battuta d’arresto, sia a causa delle trattative con l’Ue per rendere esecutiva la Brexit, che per il calo della sterlina che si è già tradotto in un aumento dei prezzi.
Gli esperti contattati da Bloomberg fanno notare che nel Regno Unito la crescita delle vendite di auto dovrebbe soffrire un rallentamento dopo tre anni consecutivi di rialzi, anche perchè molti consumatori hanno già acquistato nuovi veicoli, e gli stessi consumatori iniziano a sentire gli effetti economici negativi della Brexit.
Nel resto dell’Europa, nonostante l’indebolimento di aprile su base annua, dovuto anche ai due giorni disponibili in meno rispetto all’aprile del 2016 per fare gli acquisti, il 2017 dovrebbe confermarsi ancora positivo e crescere ulteriormente dopo il record dello scorso anno, in cui le immatricolazioni sono volate al massimo in nove anni.
Il comparto dovrebbe beneficiare della crescita della fiducia nei paesi che utilizzano l’euro, certificata dagli ultimi dati, che hanno messo in evidenza come l’indice relativo sia balzato ad aprile al valore più alto in quasi un decennio.
Riguardo ai risultati delle altre case automobilistiche, le vendite europee di Volkswagen sono scese del 9%, facendo scendere la quota di mercato dal 25,4% dello stesso periodo dello scorso anno al 24,8%; scivolone per le vendite di Ford, che sono crollate del 12%, mentre Opel-Vauxhall, i marchi che GM sta vendendo alla rivale francese PSA Group, hanno assistito a un tonfo del 13%.
Tra i primi dieci produttori di auto in Europa, solo Toyota ha visto crescere le immatricolazioni nell’area.
La quota di mercato Renault è salita dal 10,1% al 10,6%, anche a fronte di un calo delle immatricolazioni del 2,9%.
In Germania, mercato dell’auto numero uno in Europa, le immatricolazioni sono scese dell’8%, mentre in Italia e Francia rispettivamente del 4,6% e del 6%.