Vendita Alitalia, Intesa Sanpalo per ora solo nel ruolo di advisor
Prosegue la corsa contro il tempo di Alitalia. I tempi stringono, e mentre si guarda con apprensione alla questione debiti, il Governo si rimette in moto alla ricerca di una un nuovo acquirente. È la terza volta in soli 18 mesi diciotto mesi che il Tesoro ci riprova e questa volta prova ad affidarsi a Intesa Sanpaolo. Al momento, l’impegno della superbanca guidata da Corrado Passera “è di consulenza, vedremo poi i termini di questo incarico”. Lo ha dichiarato Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di Sorveglianza dell’istituto, a margine dell’assemblea di Bankitalia di sabato scorso.
Le mosse ipotizzate da Intesa nel suo ruolo di advisor sono chiare: all’assemblea di giugno di Alitalia presenterà un rapporto sulla situazione, e solo in un secondo tempo comincerà l’analisi industriale e quella relativa alla scelta del nuovo pretendente. “Il lavoro sarà quello di individuare le possibilità industriali effettivamente disponibili, un impegno importante a cui guarderemo con attenzione”, ha spiegato Enrico Salza, presidente del consiglio di gestione della stessa banca.
Intanto, venerdì il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto che sospende la maggior parte delle leggi relative alla messa in vendita di aziende pubbliche. Alitalia “non è privatizzabile secondo i termini e le procedure che il legislatore ha previsto in precedenza”, ha precisato il neo ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, spiegando che questa strada, diversa da quella percorsa da Tommaso Padoa-Schioppa, è giustificata da una situazione di “eccezionalità e urgenza, la situazione in cui versa l’aerolinea italiana esclude la possibilità di ricorrere a procedure ordinarie”.