Vemer Siber riduce perdita netta nei primi nove mesi del 2005
Nei primi nove mesi del 2005 Vemer Siber ha registrato, a parità di area di consolidamento, una riduzione dei ricavi del 14,5% a 76,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Nel giugno 2005 è stata infatti ceduta la spagnola Telergon, in precedenza controllata al 100%. Senza rettifiche per l'area di consolidamento la riduzione del fatturato sarebbe stata pari al 19,7%. Il margine operativo lordo consolidato è invece sceso a 5,7 milioni di euro da 11,1 milioni nei primi nove mesi del 2004 mentre il risultato operativo si è attestato a 0,5 milioni da 1,9. Il risultato netto consolidato di pertinenza del gruppo nei primi nove mesi è negativo per 2,5 milioni contro i -24 dello stesso periodo dell'anno precedente. Il terzo trimestre del 2005 ha confermato lo stato di difficoltà del settore elettrotecnico a causa della crescente competizione, dell'aumento dei costi delle materie prime e della crisi che sta coinvolgendo alcuni produttori e che si ripercuotono su tutti gli operatori del settore. La flessione del fatturato, è stata inoltre influenzata dalla chiusura dello stabilimento di Massalengo (marchio Schiavi), dalla cessazione nel luglio 2004 delle attività produttive nello stabilimento di Badalona in Spagna e dalla ridefinizione dell'offerta commerciale con il conseguente abbandono di prodotti a bassa marginalità. Con riferimento alla posizione finanziaria netta essa è migliorata di 13,9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2004 attestandosi a -53,694 milioni di euro contro i 67,574 del 31 dicembre 2004. Dal punto di vista finanziario e degli assetti societari, nei primi nove mesi dell'anno, si segnala che: è stato integralmente sottoscritto l'aumento di capitale sociale per 10,4 milioni di euro, è stata ceduta Telergon, è stata rimborsata la prima rata del debito relativo alla convenzione di consolidamento e
riscadenziamento di parte del debito sottoscritta nell'ottobre 2002 con le principali banche creditrici del gruppo.
riscadenziamento di parte del debito sottoscritta nell'ottobre 2002 con le principali banche creditrici del gruppo.