Utility sempre più di moda anche tra le case d’affari
Titoli difensivi ma non solo. Le utility potranno arginare la sempre più probabile inversione del ciclo economico, ma hanno anche buone chance di avvantaggiarsi del mantenimento di alti prezzi del petrolio. Sono ben due le banche d’affari che oggi si esprimono in questi termini: Goldman Sachs e Morgan Stanley.
“Ci aspettiamo che i più alti prezzi delle commodity energetiche saranno il driver maggiore della crescita degli utili nel 2008”, spiegano in un report da Goldman, che per le utility europee si aspettano un tasso di crescita degli utili del 22%, e una crescita, anche se a un ritmo inferiore, nel 2009. Dello stesso avviso gli analisti di Morgan Stanley: “I produttori di energia elettrica – spiegano in uno studio pubblicato oggi – dovrebbero beneficiare del contesto di mantenimento di alti prezzi del petrolio adottato come scenario base dal Morgan Stanley Oil Research team. Ci aspettiamo che in Europa il prezzo dell’energia salga in media a 65 euro per Megawatt a partire dal 2011”.
Entrambe le case d’affari hanno così provveduto a innalzare le stime di prezzo obiettivo a 12 mesi su esponenti del settore.
In Italia gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il prezzo obiettivo sul titolo Terna da 2,7 a 2,9 euro. Corretto al rialzo anche il target price per il titolo Aem, a 3,4 euro dai precedenti 3,3. Il titolo dell’utility milanese è stato anche inserito tra le migliori idee di acquisto. Infine il prezzo obiettivo di Snam Rete Gas è passato da 4,1 a 4,3 euro. Per Snam è stata anche innalzata la raccomandazione da sell a neutral.
Da Morgan Stanley hanno invece innalzato in misure comprese tra il 4 e il 12% i prezzi obiettivo di 4 utility europee. Il target price di Rwe è passato da 101 a 113 euro, quello di E.On da 139 a 148 euro, quello di Edf da 90 a 100 euro e quello di Fortum da 27 a 28 euro.
Oltre ad Aem secondo Goldman Sachs le migliori idee di acquisto sono Union Fenosa, British Energy, che riflettono valutazioni attraenti, alta esposizione al prezzo delle commodity, e potenziale interessamento nel processo di fusioni e acquisizioni. Altri titoli ritenuti ben posizionati per il 2008 sono Edf, Drax, Shanks e Rokas.
E’ ancora la casa d’affari a mettere in luce però anche i rischi, che oltre a stime sbagliate sull’andamento dei prezzi delle commodity comprendono interventi politici che potrebbero rendere la regolamentazione più onerosa e valutazioni piuttosto elevate, con il settore che tratta con un premio del 20-35% rispetto ai multipli di mercato.