Utili dimezzati per Unicredit, non convince l’outlook
Avvio senza grosse sorprese per la tornata di trimestrali delle big bancarie italiane. La prima a svelare i conti relativi ai primi tre mesi del 2008 è stata Unicredit che ha visto i propri utili allinearsi a quanto preannunciato lo scorso 23 aprile, con una flessione superiore ai 50 punti percentuali a quota 1 miliardo di euro complici svalutazioni per 775 mln, deludono invece le commissioni nette scese di oltre il 9% e l’outlook abbastanza conservativo.
Il gruppo di piazza Cordusio ha rimarcato come nel primo trimestre dell’anno i risultati consolidati del gruppo sono stati influenzati dalla congiuntura negativa dei mercati finanziari, con difficoltà in particolare per la Divisione Markets & Investment Banking (MIB), la più colpita dalla fase di turbolenza di mercato. Il Core Tier 1 ratio è passato, a fine marzo 2008, dal 5,83% di fine 2007 al 5,51%. Il risultato di gestione del gruppo Unicredit ha raggiunto i 2.311 milioni di euro, in calo del 36,5% ma con una crescita del 4,1% al netto della divisione MIB. Il margine di intermediazione si è attestato a 6.449 milioni (-16,5%), con le commissioni nette scese del 9,3% a 2.460 milioni. Il rapporto costi/ricavi si attesta al 64,2% contro il 52,9% dell’anno precedente, considerando il gruppo al netto della divisione MIB il rapporto costi/ricavi rimane invece in linea con lo scorso anno, pari al 55,7%. “I risultati sono allineati alle attese a livello di bottom line, ma mancano 200 milioni di commissioni nette (-9% contro -2%), compensate da 200 mln di plusvalenze rispetto ad un’attesa di 50 mln. Tutti gli altri dati sono allineati alle attese”, rimarcano a caldo gli analisti di Euromobiliare. Anceh per Ubs i dati sono sostanzialmente in linea con le attese con il Core tier 1 un po’ inferiore alle sue attese, e anche la guidance sostanzialmente in linea a livello di Eps.
Per l’intero 2008 il gruppo Unicredit si attende un utile per azione (Eps) in un intervallo compreso tra 0,52 e 0,56 euro con Core Tier 1 atteso al 6% a fine 2008. “L’indicazione di Eps 2008 probabilmente comprendente i proventi straordinari – rimarcano da una primaria sim – e quindi inferiore alle attese, mentre il Core Tier 1 è in linea con attese”. Dalle slide di presentazione dei risultati si evince che il gruppo UniCredit prevede una riduzione del portafoglio Abs di oltre 2 miliardi nel 2008.
Nel corso della conference call di presentazione dei risultati relativi al primo trimestre 2008, il ceo di Unicredit, Alessandro Profumo, ha rimarcato come “l’Austria ha fatto molto bene sul fonte delle commissioni, ma soprattutto l’Italia sta performando molto bene”. “Nel segmento corporate – ha aggiunto Profumo – stiamo facendo bene in tutte le varie dislocazioni geografiche, e anche il private banking sta andando bene”. Il numero uno di piazza Cordusio ha posto l’accento sulla voglia di spingere sull’Est Europa con l’apertura di nuove filiali. Sul contesto generale del mercato, Profumo si è detto abbastanza tranquillo circa la situazione attuale e pensa che il Core Tire 1 ratio possa essere mantenuto: “La nostra posizione sul capitale può essere gestita in maniera ottima. Siamo consci che non siamo nella parte alta dei nostri target, ma non c’è preoccupazione e al momento non pensiamo a eventuali dismissioni di asset”.
In avvio il titolo Unicredit cedeva il 2,39% a 4,825 euro, per poi attestarsi nella prima mezz’ora di contrattazioni in area 4,80 euro.