Usa: forte crescita dell’occupazione, ma c’è una nota stonata. L’outlook sulla Fed

Nel mese di aprile l’economia americana ha creato 211.000 nuovi posti di lavoro, a conferma della solidità dell’occupazione e della fiducia della Fed nei fondamentali Usa. Il dato è stato superiore alle attese (pari a +190.000 unità) e ha seguito la creazione di soli 79.000 nuovi posti a marzo (numero rivisto al ribasso).
Il tasso di disoccupazione è tornato ai livelli precedenti l’esplosione della crisi finanziaria che si è tradotta nella Grande Recessione, scendendo al 4,4%, minimo record dal maggio del 2007.
Evidente il recupero dell’occupazione, che comunque il mese scorso era stata frenata dalle condizioni meteorologiche che avevano bloccato soprattutto l’operatività del Nordest.
Tuttavia, un elemento induce alla cautela, a dispetto dell’intenzione della Fed di alzare i tassi almeno altre due volte quest’anno – dopo la manovra restrittiva di metà marzo, che ha portato i tassi al range compreso tra lo 0,75% e l’1% – .
E’ la dinamica dei salari che, stando a quanto risulta dal report occupazionale, sono cresciuti su base mensile dello 0,3%, dopo il +0,1% di marzo: fin qui tutto bene. A frenare le attese sull’aumento delle pressioni inflazionistiche sono stati i salari orari che, in media, sono saliti del 2,5% su base annua, riportando il rialzo più debole dallo scorso agosto, e rallentando rispetto al +2,6% di marzo.
In calo il numero degli scoraggiati, sceso di 5.000 unità a 460.000 unità. A calare è stato però anche il tasso di partecipazione alla forza lavoro, che è diminuito dal 63% al 62,9%.
Così ha commentato il dato James Knightley, economista senior presso ING, nella nota: “La ripresa dell’occupazione farà rimanere la Fed sul sentiero delle strette monetarie”.
L’esperto ha fatto notare che è vero che i numeri relativi ai nuovi posti di lavoro creati a marzo e a febbraio sono stati rivisti al ribasso di “6.000 unità. Tuttavia, il dato è decisamente superiore ai 79.000 posti di lavoro creati il mese precedente”. Inoltre “c’è la buona notizia del tasso di disoccupazione, che a sorpresa è sceso al 4,4% dal 4,5%, quando appena tre mesi fa era al 4,8%. Anche la sottoccupazione ha assistito a un forte calo, dall’8,9% precedente all’8,6%, al minimo dalla fine del 2007, e a conferma di quanto cresca il numero di persone che passano da un lavoro part-time a uno full-time“.