UnipolSai: oneri straordinari penalizzano l’utile del primo trimestre. Margine solvibilità a 1,6 volte
Utile e raccolta in crescita per UnipolSai. Nei primi tre mesi dell’anno UnipolSai ha registrato un risultato netto di 186 milioni, il 4,5% in più rispetto al primo trimestre 2013. Il dato è stato influenzato da “21 milioni di oneri -precisa la società nel comunicato di presentazione dei conti- conseguenti all’incremento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia”. Nel primo trimestre 2014 la raccolta diretta assicurativa ammonta a 4.102 milioni, in crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Nel settore danni la raccolta premi diretti “ha risentito del perdurare della crisi economica e della forte competizione soprattutto nel comparto Auto, a fronte delle quali il Gruppo ha intrapreso importanti iniziative commerciali finalizzate alla difesa del portafoglio”. In questo scenario, la raccolta danni del lavoro diretto si attesta a 2.107 milioni (-6,9% a/a), di cui 1.315 milioni (-9,4%) dai rami auto e 792 milioni (-2,6%) dai rami non auto.
Nel settore vita si registra una raccolta diretta in aumento del 13,7% a 1.995 milioni di euro. “Il significativo incremento riflette la prosecuzione del trend di favore riscontrato dai prodotti tradizionali già nel 2013, in un contesto di mercato caratterizzato da tassi di interesse contenuti e da ridotta propensione al rischio da parte degli assicurati, che hanno reso meno attrattive altre forme di investimento”.
A fine marzo il margine di solvibilità è pari a 1,6 volte il minimo richiesto. Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, “il mese di aprile conferma una leggera ripresa produttiva nel ramo R.C. Auto di UnipolSai per effetto delle iniziative commerciali promosse”. Nonostante questo, “l’andamento dei premi incassati resta comunque in flessione rispetto all’esercizio precedente, a fronte di un andamento della sinistralità ancora favorevole”. Nel comparto Vita “la raccolta continua a confermare un elevato ritmo di crescita”.