News Notizie Italia Unipol punta su una banca con rete “a maglie strette”

Unipol punta su una banca con rete “a maglie strette”

Pubblicato 14 Settembre 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:12
Tra le questioni più dibattute durante l'incontro di questa mattina del management di Unipol prima con gli analisti e poi con i giornalisti per la presentazione del nuovo piano industriale triennale c'è quello del capitale in eccesso, che è visto scendere dai 2,7 miliardi di fine 2005 ai 2 miliardi di fine 2009. "Il capitale in eccesso - ha precisato l'amministratore delegato, Carlo Salvatori - non sarà redistribuito tra gli azionisti ma sarà utilizzato per cogliere le opportunità di crescita esterna". Per circoscrivere il campo dei potenziali papabili il neo a.d. ha spiegato che per la scelta sarà utilizzata una logica ferrea di tipo economico-finanziario, che prescinda dunque da valutazioni politiche, e che è altamente probabile che si tratti di banche. "Cerchiamo - ha detto Salvatori - soprattutto banche con grosse coperture retail, con reti a maglie strette e che coprano il maggior numero di territori possibile. Questi sono i nostri target, ma al momento non abbiamo nessuna trattativa in corso. Bnl poteva anche andare bene ma a mio avviso aveva una rete a maglie larghe per noi, specialmente nel corporate". Salvatori ha poi bollato come "fandonie" le voci di possibili trattative in fase avanzata per Banca popolare italiana e ha negato l'imminente possibile acquisto di quote della holding Iccrea. In ogni caso l'a.d. di Unipol ha anche osservato: "Comunque io in genere le cose prima le faccio e poi le dico".