Unione bancaria: ecco l’accordo raggiunto ieri a Bruxelles
L’Unione bancaria prende sempre più forma. Dopo lunghi negoziati nella notte, durati oltre 12 ore, i ministri delle Finanze dell’Unione europea hannoOra il progetto, che entrerà in vigore nel 2016, dovrà essere approvato dal Parlamento europe raggiunto un accordo sul secondo pilastro dell’Unione bancaria, ovvero il meccanismo unico di salvataggio ordinato delle banche della zona euro in caso di fallimento. o, prima che si sciolga nella prossima primavera, insieme alla vigilanza unica in capo alla Bce, che è alla base dell’unione bancaria europea.
Cosa prevede
L’accordo raggiunto nella notte a Bruxelles prevede la nascita di un fondo di risoluzione con relativo organo decisionale, oltre ad un meccanismo per la gestione della fase transitoria. Ma andiamo per gradi. Il fondo di risoluzione sarà composto inizialmente da fondi nazionali, alimentati a loro volta da appositi contributi a carico delle banche. Ed è qui che starebbe la grande e significativa novità: il fondo unico di risoluzione verrà finanziato da denaro privato (almeno così pare!). Il fondo potrebbe in alcuni casi finanziarsi sui mercati sebbene non ne è ancora ben chiaro il funzionamento. Per quanto riguarda invece il meccanismo decisionale, è previsto un mix tra voto da parte del consiglio di risoluzione ed eventuale intervento dell’Eurogruppo.
Ecco le macro-tappe che segneranno il percorso per raggiungere una completa unione bancaria all’interno dei Paesi della zona euro:
I semestre 2014: Stress test e analisi dei requisiti patrimoniali delle banche europee da parte della Bce e dell’Eba
Ottobre-novembre 2014: L’autorità di vigilanza unica in capo alla Bce entra in vigore
2015: L’autorità unica per la gestione delle crisi delle banche viene istituita