News Notizie Italia Unioncamere: risale fiducia nell’industria, prospettive ancora incerte per commercio e servizi

Unioncamere: risale fiducia nell’industria, prospettive ancora incerte per commercio e servizi

Pubblicato 13 Agosto 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:29
E' un ritratto in chiaroscuro quello che emerge dalle previsioni delle imprese su come andranno gli affari in questa estate 2013, segnata dall'attesa di vedere concretizzato il punto di svolta della crisi. Sebbene gli andamenti tendenziali mostrino un rimbalzo verso l'alto degli indicatori, sia nel manifatturiero sia nel commercio e servizi, le attese per i tre mesi estivi restano discordanti tra gli imprenditori dei due comparti. "Pur rimanendo entrambi in territorio negativo, da un lato gli imprenditori del manifatturiero mostrano un apprezzabile recupero di fiducia nelle prospettive a breve, mentre quelli del commercio e dei servizi evidenziano un peggioramento delle attese rispetto a un anno fa". Questi i trend che emergono dall'indagine congiunturale sulle imprese del manifatturiero, del commercio e dei servizi realizzata dal centro studi di Unioncamere con riferimento agli andamenti del II trimestre e alle previsioni per il III trimestre del 2013.
Nell'industria manifatturiera, il saldo tra attese positive e negative rispetto all'andamento della produzione nel terzo trimestre si attesta a -16 punti percentuali, contro i -23 punti registrati nello stesso periodo dello scorso anno. La distanza tra pessimisti e ottimisti si riduce, in senso positivo, anche per quanto riguarda le attese sul fatturato: dal -20% del terzo trimestre 2012 al -15% riferito al terzo trimestre di quest'anno. All'opposto, rispetto all'estate 2012 appare in peggioramento il sentiment degli imprenditori di commercio e servizi: con riferimento alle attese circa l'andamento delle vendite nel trimestre estivo, la differenza tra attese positive e negative è di -18 punti percentuali, contro i -10 dello stesso periodo dell'anno scorso. In linea con questo dato anche le indicazioni che vengono dagli imprenditori dei servizi che, tra luglio e settembre, si attendono un ulteriore calo del volume degli affari (-15% contro il -7% del 2012).