Notizie Notizie Italia Unicredit sforna conti 2024 oltre attese e maxi dividendo, nuovi target per 2025 e 2027. Le parole di Orcel e il rumor su mossa Delfin

Unicredit sforna conti 2024 oltre attese e maxi dividendo, nuovi target per 2025 e 2027. Le parole di Orcel e il rumor su mossa Delfin

11 Febbraio 2025 09:03

Anno da record per Unicredit che ha sfornato profitti superiori alle attese di mercato. L’istituto guidato da Andrea Orcel ha aggiornato la guidance per l’anno in corso e dando anche indicazioni al 2027 su utile e dividendi. Rimane acceso il faro sul risiko in atto che vede Unicredit principale protagonista. Nelle slide di presentazione diffuse stamattina il gruppo specifica che possibili aggregazioni con Banco Bpm e Commerzbank verrebbero gestite da team locali, con entità legalmente separate e senza sovrapposizione temporale tra le due operazioni.

La prima reazione in borsa del titolo è negativa (-2,2%).

Utile, ricavi e NII di Unicredit nel quarto trimestre e nell’intero 2024

L’utile netto contabile 2024 del gruppo di piazza Gae Aulenti si attesta a 9,7 miliardi, in rialzo del 2% rispetto all’anno precedente. L’utile netto escluse le DTA è aumentato a 9,3 miliardi, in rialzo dell’8,1% e sopra le stime di consensus (9,19 mld). Entrambi sono stati raggiunti assorbendo 1,3 miliardi di oneri straordinari. Il RoTE ha raggiunto il 21%.

In crescita anche i ricavi a 24,2 miliardi (+4%) sotto la spinta principalmente delle commissioni pari a 8,1 miliardi (+8%) e in seconda battuta dal margine di interesse (NII) salito del 3% a 14,4 miliardi. Il consensus indicava ricavi leggermente maggiori (24,73 mld), mentre il NII era visto a 14,16 mld.

Nel quarto trimestre, i ricavi netti hanno raggiunto 5,6 miliardi, dei quali 2 miliardi dalle commissioni con una crescita del 8,9 per cento anno su anno. Il margine di interesse è cresciuto del 1,1% anno su anno a €,7 miliardi.

A fine 2024, il CET1 ratio è pari al 15,9%, invariato rispetto allo scorso anno “nonostante – sottolinea la banca – gli investimenti strategici e le maggiori distribuzioni, a dimostrazione della continua elevata generazione organica di capitale pari a 12,6 miliardi”.

Numeri leggermente sopra le attese

“Un quarto trimestre leggermente sopra le attese”, argomentano a caldo gli analisti di Equita spiegando come tra i ricavi la principale sorpresa positiva viene dall’NII (5% sopra le attese) che continua a crescere sia su base trimestrale che annua nonostante il progressivo calo dei tassi di interesse e un andamento dei volumi ancora in contrazione (prestiti commerciali medi flat t/te -2,4% a/a), guidato principalmente da Tesoreria e portafoglio investimenti. “Sorpresa leggermente positiva anche sul fronte delle commissioni a 1,975 mld, con una marcata crescita del +9% a/a. Questa continua a essere trainata dalle commissioni su investimenti, che hanno riportato un aumento del +17% a/a”, aggiunge la sim milanese.

Guidance 2025 e obiettivi al 2027

La guidance finanziaria per l’intero 2025 è di un utile netto e di un RoTE sostanzialmente in linea con il 2024 “nonostante lo scenario macroeconomico meno favorevole”, quindi leggermente sopra i 9 miliardi di utile indicati nella precedente guidance. I ricavi netti sono previsti a oltre 23 miliardi, con una moderata riduzione anno su anno del margine di interesse nel 2025, che riflette le aspettative di un contesto di minori tassi di interesse e di una ulteriore compressione della Russia. La seconda maggiore banca italiana si aspetta che i costi operativi si attestino a circa 9,6 miliardi, “riflettendo il più ampio perimetro del gruppo, o che siano leggermente in calo anno su anno a parità di perimetro, risultando in un rapporto costi/ricavi di circa il 40%”.

Unicredit ha rilasciato anche gli obiettivi al 2027 con utile netto atteso a circa 10 miliardi, insieme ad un RoTE superiore al 17% e ad una generazione organica di capitale media nel periodo 25-27 sostanzialmente in linea con l’utile. “Tutti questi fattori – spiega la banca – permettono di ambire ad una distribuzione per anno nel periodo 25-27 maggiore di quella a valere sul 2024, della quale dividendi pari al 50% dell’utile netto e distribuzioni aggiuntive che includono il capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%”.

Dividendo balza del 33%

Le distribuzioni totali sull’esercizio 2024 sono aumentate a 9 miliardi, dei quali 3,7 miliardi in dividendi per una cedola per azione totale a valere sul 2024 pari a 2,4 euro, in rialzo del 33%. Le distribuzioni relative all’esercizio 2025 sono attese in aumento rispetto a quelle relative al 2024, con un dividendo incrementato al 50% dell’utile netto dal 40%. A novembre è previsto il pagamento di un acconto sul dividendo relativo al 2025 per un ammontare pari al 45% del dividendo totale atteso per l’anno (aumentato dal 40% del 2024).

Orcel: saremo la banca per il futuro dell’Europa

Il ceo Andrea Orcel ha sottolineato come la banca sia riuscita a superare tutti gli obiettivi indicati nel piano UniCredit Unlocked, inclusi gli obiettivi di redditività e distribuzione. Adesso “stiamo entrando nella fase successiva della nostra strategia – ha argomentato Orcel – . In questa fase accelereremo la nostra crescita, aspirando ad ampliare ulteriormente la distanza dai nostri concorrenti, chiuderemo il divario che ci separa in termini di valutazione, consolidando UniCredit come la banca per il futuro dell’Europa e come il punto di riferimento del settore bancario”.

Il nostro caso d’investimento stand-alone – prosegue il banchiere romano – basato su crescita e distribuzione, è convincente grazie ad una appetibile diversificazione geografica, una clientela e un business mix di qualità, mentre le nostre linee di difesa ci garantiscono protezione e le nostre distinte iniziative conseguiranno risultati sempre migliori. Continueremo a dimostrare eccellenti performance finanziarie e creazione di valore per gli azionisti. Qualsiasi crescita inorganica deve migliorare il nostro caso d’investimento stand-alone e rispettare i nostri rigorosi criteri finanziari e strategici”.

Rumor su mosse Delfin: i Del Vecchio fuori da Gae Aulenti

Intanto nel giorno dei conti arriva l’indiscrezione che Delfin della famiglia Del Vecchio sta esplorando la cessione della propria quota del 2,7% in UniCredit. Lo riferisce oggi il Corriere della Sera indicando che la vendita della quota potrebbe essere effettuata tramite un book building accelerato e la decisione finale potrebbe essere presa questa settimana.

Delfin in questi mesi si sta muovendo su più fronti, in particolare ha costruito una quota di quasi il 10% in Mps e, una volta ottenute tutte le autorizzazioni, potrebbe andare oltre il 9,7% attualmente detenuto in Generali.