Notizie Notizie Italia Unicredit prepara il riassetto del cda e Profumo minimizza il ruolo di Mediobanca

Unicredit prepara il riassetto del cda e Profumo minimizza il ruolo di Mediobanca

13 Gennaio 2009 09:16

L’incontro di ieri tra le Fondazioni azioniste di Unicredit non ha riguardato discussioni su avvicendamenti alle cariche di presidente e di amministratore delegato. Si sarebbe invece iniziato a discutere circa il numero dei componenti del consiglio di amministrazione verosimilmente in conseguenza dell’ingresso nel capitale della Central Bank of Lybia al 4,613% e in vista di un riconoscimento agli azionisti entrati in Unicredit in scia alla fusione con Capitalia, come Fondiaria-Sai, Regione Sicilia, Fondazione Banco di Sicilia e Fondazione Manodori.


In questo senso la Stampa riporta oggi che le poltrone in cda dovrebbero mantenersi stabili a 23, ma una cura dimagrante potrebbe interessare le tre banche che fanno capo a Unicredit, ossia Unicredit Banca, Banca di Roma e Banco di Sicilia, per le quali il numero dei consiglieri in cda potrebbe scendere da 20 a 15.


Resta comunque di attualità, almeno sulle pagine dei giornali il tema del possibile cambio alla presidenza del gruppo. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la candidatura dell’ex a.d. e presidente delle Generali Gianfranco Gutty si starebbe rafforzando. Stando al Sole 24 Ore, Fondazione Crt auspicherebbe invece il mantenimento degli attuali vertici, con una preferenza aventuale per Fabrizio Palenzona.


Ieri sono venuti anche nuovi ragguagli sul tema caldo della prima settimana del 2009, quello della ventilata integrazione Unicredit – Mediobanca. L’a.d. di Piazza Cordusio, Alessandro Profumo, ha chiarito che la quota del 6,8% che Mediobanca (in qualità di garante) avrà in UniCredit al termine dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro avrà natura puramente tecnica e non godrà dei diritti di voto.