Per Unicredit pioggia di Buy e potenziale upside del 50%, analisti fiutano svolta di Mustier sul dividendo
Il saldo da inizio anno è ancora positivo per Unicredit, ma il dietrofront delle ultime settimane ha portato il saldo a ridurci a circa +6%. Guadando agli ultimi 12 mesi il titolo dell’istituto di piazza Gae Aulenti segna un eloquente -35% circa. Numeri che giustificano le ultime notizie stampa circa possibili mosse di Unicredit per anticipare l’eventuale pressing di fondi attivisti soci della banca con la richiesta di una svolta nella gestione.
Oggi il titolo è arrivato a guadagnare oltre il 3% sollevandosi dai minimi a oltre tre mesi a cui era scivolato ieri. Il titolo si uniforma al buon umore del mercato soprattutto in scia al rally dei Btp e all’ottimismo circa la possibilità di una soluzione di mercato per il caso Carige.
Coro di Buy, mai così ottimismo dal 2007
Dal consensus raccolto da Bloomberg ben il 90,6% degli analisti dice Buy, mentre solo il 9,4% consiglia Hold e nessuno dice Sell. La percentuale di giudizi Buy è ai massimi dal lontano 2007, trend diametralmente opposto di quello sull’altra big bancaria, Intesa Sanpaolo, che vede la percentuale di giudizi d’acquisto ai minimi dal 2014.
Il prezzo obiettivo medio indicato dagli analisti per Unicredit è 15,65 euro, con un potenziale upside del 50% rispetto ai livelli attuali.
Le prossime mosse di Mustier
Unicredit è tra le banche maggiormente esposte ai Btp e in occasione della pubblicazione dei conti del primo trimestre ha palesato l’intenzione di ridurre l’esposizione ai titoli di stato italiani. Dopo la cessione lampo del 17% di Fineco, il mercato guarda alle prossime mosse, visto che l’istituto guidato da Jean Pierre Mustier ha anticipato che il prossimo piano, che verrà presentato a dicembre, si focalizzerà anche sulla cessione di asset no core.
Sulle colonne del Sole 24 Ore di oggi, si parla di un confronto tra i vertici di Unicredit e gli advisor Jp Morgan e Goldman Sachs per valutare eventuali misure da prendere in modo da scongiurare l’intervento di fondi attivisti che, puntando l’indice sulla sottovalutazione in Borsa della banca. L’obiettivo di Mustier sarebbe quello di liquidare tutte le partecipazioni finanziarie che generano plusvalenze in modo da rintuzzare le eventuali richieste di fondi attivisti.
Analisti confidano in cedola più generosa
Tra gli analisti si torna a parlare di novità sul fronte dividendi. Il dividend pay-out di Unicredit si ferma al 30% rispetto alla media del 50% delle banche europee e a picchi come l’oltre 80% dell’altra big italiana, Intesa Sanpaolo. Fidentiis afferma che dal 2020 le distanze dovrebbero ridursi ccon pay-out in salita al 50%. Fidentiis ha rating buy su Unicredit.
Anche Mediobanca ritiene che il payout sia destinato a lievitare al 50% e alle attuali valutazioni il mercato sottovaluti la profittabilità futura della banca e in seconda battuta il rendimento potenziale da dividendo che potrebbe attestarsi al 10% circa.