Notizie Notizie Italia Unicredit, nuova giornata di passione a Piazza Affari

Unicredit, nuova giornata di passione a Piazza Affari

1 Ottobre 2008 08:09

Puntuale, prima dell’apertura dei mercati è arrivato il comunicato di Unicredit richiesto dalla Consob. Dopo le indiscrezioni che si sono rincorse ieri e dopo l’ennesima giornata di passione per le azioni del gruppo di piazza Cordusio, che ha aggiornato i minimi degli ultimo decennio fino ad archiviare le contrattazioni in ribasso di oltre il 12% a 2,55 euro, Unicredit rompe gli indugi e informa i mercati che “il 23 settembre scorso il consiglio di amministrazione ha approvato un progetto per conferire una parte del proprio portafoglio immobiliare in un fondo chiuso immobiliare. È previsto che tale transazione, che dovrebbe completarsi entro il 2008, generi più di 15 punti base (0,15%) di core tier 1”.


Nell’ambito del programma di ottimizzazione/riduzione dei risk weighted assets (RWA) l’istituto bancario guidato da Alessandro Profumo ha reso noto di avere completato il mese scorso alcune transazioni che genereranno fino a 12 punti base (0,12%) di core tier 1. “Queste iniziative – precisa la società in una nota – sono in linea con l’obiettivo di rafforzare i coefficienti di patrimonializzazione del gruppo per raggiungere l’obiettivo del 6,2% in termini di core tier 1 (Basilea II) entro la fine dell’anno”.
Infine, con riferimento ai recenti articoli di stampa riguardanti il progetto di creazione di una partnership commerciale con una banca d’affari internazionale avente come oggetto performing assets, UniCredit ha precisato che tale partnership, dopo aver formato oggetto di approfondita analisi, al momento non è più in considerazione.


Ieri, Alessandro Profumo aveva cercato di gettare nuovamente acqua sul fuoco, rimarcando però che i target 2008 più volte reiterati non sono più a portata di mano. “A causa dell’attuale andamento dei mercati e allargamento degli spread non mi sento di confermare – spiega Profumo – i target per l’anno in corso”. E aggiunge: “Anche senza ricorso al mercato la banca continuerà ad essere liquida fino alla fine del 2008”.  “Unicredit è stata presa fortemente di mira dalla speculazione nei giorni scorsi. In realtà non ci sono delle notizie negative sul titolo e i fondamentali non sono mutati”, hanno commentato ieri a caldo gli esperti di Ing.


Il mercato si interroga sugli errori di strategia di Unicredit negli ultimi anni. La strategia di crescita e internazionalizzazione del gruppo di piazza Cordusio ha esposto il gruppo a maggiori rischi alla luce dell’attuale crisi finanziaria. Dall’ultimo deal con Capitalia ad oggi il titolo Unicredit ha lasciato sul terreno oltre il 65% del proprio valore. Considerando la perdita media del settore bancario da quel momento (30-40%), Unicredit da sola – ossia senza Hvb e Capitalia – avrebbe dovuto perdere teoricamente 15/20 miliardi e capitalizzare 35/38 miliardi.  Alla chiusura di ieri la capitalizzazione era poco meno di 37 miliardi, con la campagna tedesca e quella romana che pertanto ad oggi risultano a zero valore aggiunto.

Molto rumore per nulla dunque? Difficile dirlo. Fatto sta che anche oggi la giornata le indiscrezioni non mancano. Addirittura si specula su possibili dimissioni di Alessandro Profumo. Dopo un avvio in forte rialzo (+5,85%), il titolo è stato sospeso per la seconda volta dall’inizio delle contrattazioni a -1,85% a 2,55 euro.

 

(Titta Ferraro e Daniela La Cava)