Unicredit: lascia il Ceo Federico Ghizzoni, tempi stretti per il nuovo Ad
E’ finita l’era di Federico Ghizzoni alla guida di Unicredit. L’avventura del banchiere piacentino, da 36 anni nella banca di piazza Gae Aulenti, si è conclusa ieri nel tardo pomeriggio al termine di un Cda durato circa due ore. “Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit e Federico Ghizzoni hanno constatato che sono maturate le condizioni per un avvicendamento al vertice del gruppo. Federico Ghizzoni ha quindi dato la propria disponibilità a definire, insieme al presidente, una ipotesi di accordo per la risoluzione del rapporto, da sottoporre poi agli organi competenti, nel pieno rispetto della normativa vigente, impegnandosi comunque a mantenere le proprie funzioni sino alla nomina del Suo successore, supportandolo poi, adeguatamente, nella opportuna fase di transizione”, si legge nella nota dell’istituto milanese.
Il Cda ha subito incaricato il presidente Giuseppe Vita di avviare il processo di successione dell’amministratore delegato. Il destino di Ghizzoni era segnato da settimane alla luce dei tumulti dei grandi soci della banca di piazza Gae Aulenti, rappresentati nel board da Luca Cordero di Montezemolo (per Aabar), Fabrizio Palenzona (per Caritorino) e Vincenzo Calandra (per Carimonte). Tumulti che si sono accentuati dopo la debacle del titolo a Piazza Affari che da inizio anno ha perso circa il 40% del suo valore, il doppio rispetto al settore bancario europeo e poco più del -35% del comparto tricolore.
I tempi per la nomina del nuovo Ceo sono molti stretti. L’obiettivo è quello di arrivare con il nome del successore già nel Cda previsto per il prossimo 9 giugno. La rosa dei “papabili” vede in prima fila Marco Morelli (BofA Merrill Lynch Italia), Alberto Nagel (Mediobanca), Flavio Valeri (Deutsche Bank Italia) e Sergio Ermotti (Ubs).