Unicredit: in rialzo a Piazza Affari, conti trimestrali in uscita l’11 novembre
Positiva Unicredit a Piazza Affari in attesa dell'11 novembre quando la banca meneghina a mercati aperti alzerà il velo sui conti del terzo trimestre. "Ci attendiamo conferma delle confortanti indicazioni sull'asset quality dopo i brillanti risultati dell'Aqr", commenta questa mattina Equita che conferma il suo giudizio buy con target price a 7,8 euro. Gli esperti della Sim milanese stimano un utile di 534 milioni di euro, di cui 800 milioni nella banca core, che dovrebbe dare visibilità alla guidance sull'intero anno di 2 miliardi di euro, contro una stima di Equita di 2,1 miliardi.
L'asset quality dovrebbe confermare i progressi dei trimestri precedenti: il broker prevede 1 miliardo di rettifiche (84 bps), stabile su base trimestrale, con costo del credito in leggero miglioramento in Italia (82 bps da 90 bps) e in aumento nell'area CEE (139 bps da 117 bps). "Vediamo upside risk sulla stima sull'anno di 4,8 miliardi (100bps), visto che implicherebbe un quarto trimestre a 1,9 miliardi (162 bps)".
E' atteso un rallentamento dei ricavi a livello di gruppo (-3% trimestre su trimestre) specie in termini di commissioni mentre il net interest income dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato (-1%): il calo del costo del funding, spiegano gli esperti, dovrebbe compensare l'effetto volumi ancora sfavorevole (piatto si base trimestrale, con Italia -2%) e i tassi di cambio in Polonia (-4%) e CEE (-4%). Nonostante le turbolenze, Equita si aspetta un rallentamento e non un collasso della performance operativa della CEE con un contributo al pretasse di gruppo che scende dal 24% al 21%.
Il terzo trimestre e i risultati brillanti dell'Aqr (solo 19 bps di aggiustamento, livello più basso fra le banche europee) dovrebbero, a detta degli esperti, supportare un rerating del titolo, che tratta a sconto rispetto ai peers domestici.
L'asset quality dovrebbe confermare i progressi dei trimestri precedenti: il broker prevede 1 miliardo di rettifiche (84 bps), stabile su base trimestrale, con costo del credito in leggero miglioramento in Italia (82 bps da 90 bps) e in aumento nell'area CEE (139 bps da 117 bps). "Vediamo upside risk sulla stima sull'anno di 4,8 miliardi (100bps), visto che implicherebbe un quarto trimestre a 1,9 miliardi (162 bps)".
E' atteso un rallentamento dei ricavi a livello di gruppo (-3% trimestre su trimestre) specie in termini di commissioni mentre il net interest income dovrebbe rimanere sostanzialmente invariato (-1%): il calo del costo del funding, spiegano gli esperti, dovrebbe compensare l'effetto volumi ancora sfavorevole (piatto si base trimestrale, con Italia -2%) e i tassi di cambio in Polonia (-4%) e CEE (-4%). Nonostante le turbolenze, Equita si aspetta un rallentamento e non un collasso della performance operativa della CEE con un contributo al pretasse di gruppo che scende dal 24% al 21%.
Il terzo trimestre e i risultati brillanti dell'Aqr (solo 19 bps di aggiustamento, livello più basso fra le banche europee) dovrebbero, a detta degli esperti, supportare un rerating del titolo, che tratta a sconto rispetto ai peers domestici.