Notizie Notizie Italia Unicredit: domani Cda con dimissioni Ceo Ghizzoni, restano timori su aumento capitale

Unicredit: domani Cda con dimissioni Ceo Ghizzoni, restano timori su aumento capitale

23 Maggio 2016 08:53
Sono giorni caldissimi in piazza Gae Aulenti dove i soci forti di Unicredit hanno già deciso di allontanare il Ceo Federico Ghizzoni, che domani dovrebbe presentarsi dimissionario al Consiglio di amministrazione straordinario. Da domani partirà quindi la selezione per il nuovo amministrazione delegato della banca milanese. Ancora folta la rosa dei “papabili” che comprende Marco Morelli (BofA), Alberto Nagel (Mediobanca), Carlo Cimbri (Unipol), Flavio Valeri (Deutsche Bank), Sergio Ermotti (Ubs) e Jean-Pierre Mustier (Tikehau).
La palla passerà quindi nelle mani del Comitato Nomine e, in sostanza, nelle mani dei rappresentanti dei rappresentati dei grandi soci di Unicredit: Luca Cordero di Montezemolo, Fabrizio Palenzona e Vincenzo Calandra. L’obiettivo è quello di arrivare entro il 10 giugno con il nome del nuovo Ceo, che dovrà affrontare subito i timori del mercato legati al rafforzamento patrimoniale
Molti analisti, infatti, sono convinti che il cambio ai vertici aprirebbe la strada ad un rafforzamento patrimoniale. “Un eventuale rishuffle del Cda sarebbe secondo noi propedeutico ad un aumento di capitale e, in base ai nostri calcoli, sarebbero necessari 5 miliardi di euro per riportare il CET1 al 12%”, avevano spiegato la scorsa settimana gli analisti di Equita.
Per mitigare l’impatto di un maxi aumento di capitale è emersa nei giorni scorsi l’ipotesi di cedere quote in alcune partecipate, in particolare in Fineco Bank, Bank Pekao e Yapi Kredi. “La vendita dei gioielli della corona per evitare o minimizzare l’aumento di capitale potrebbe incontrare la benedizione degli azionisti ma porterebbe debolezza sulla futura redditività di Unicredit”, spiegano gli analisti di Mediobanca che mantengono il giudizio neutrale sulla banca milanese.