Unicredit: batte le attese l’utile del I trimestre, aperto il dossier Pioneer
Unicredit batte le attese, apre il dossier Pioneer e annuncia un’esposizione verso i Pigs per 1,6 miliardi di euro. Sono questi, in sintesi, i punti chiave della trimestrale dell’istituto di Piazza Cordusio che nel periodo gennaio-marzo ha realizzato un utile netto di 520 milioni, in aumento del 16,5% dai 447 milioni di un anno fa e del 40% rispetto ai 371 milioni del quarto trimestre 2009. Il risultato è nettamente superiore alle attese degli analisti che erano ferme a 342 milioni. In crescita anche il risultato di gestione pari a 2,92 miliardi (+6,9%). Sostanzialmente stabile il Core tier 1 all’8,45% dall’8,47% di fine 2009.
Unicredit ha dato mandato a BofA Merrill Lynch di esplorare tutte le strategie per valorizzare Pioneer, la società di gestione del risparmio rilevata da piazza Cordusio nel 2000 per 1,2 miliardi di dollari. Tre le ipotesi sul tavolo: la cessione in toto, la quotazione in Borsa oppure una partnership con un altro colosso del settore. Pioneer vanta un patrimonio gestito di 172 miliardi e un utile a fine 2009 di 287 milioni. La banca ha inoltre annunciato di avere un’esposizione verso i titoli di Stato di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda (i cosiddetti Paesi Pigs) pari a circa 1,6 miliardi di euro.
Tornando alla trimestrale, il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha registrato nel primo trimestre dell’anno rettifiche nette su crediti e accantonamenti pari a 1,79 miliardi, in aumento dell’8,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nella nota diffusa da piazza Cordusio, si legge che nella prima parte dell’anno si è verificato “un consolidamento di alcuni elementi positivi come la crescita delle commissioni nette e la stabilizzazione degli interessi netti”.
Il margine di intermediazione di Unicredit ha toccato quota 6,80 miliardi di euro, in rialzo del 3,7% rispetto a fine marzo 2009. Gli interessi netti sono sostanzialmente in linea con l’ultimo periodo dello scorso anno a 3,91 miliardi, ma mostrano una flessione del 15% su base annua. Si rafforzano le commissioni nette a 2,16 miliardi (+17,5% rispetto a un anno fa). Infine i costi operativi hanno raggiunto i 3,80 miliardi contro i 3,82 miliardi di marzo 2009.
La recente cessione della quota in Generali ha portato Unicredit ad accusare una minusvalenza di 72 milioni di euro. Per quanto riguarda gli investimenti hanno generato profitti per 68 milioni, in netta contrazione rispetto al quarto trimestre 2009 ma in decisa ripresa sulla perdita di 32 milioni registrata nello stesso periodo dello scorso anno. A Piazza Affari il titolo Unicredit è in rialzo dell’1,08% a 1,96 euro.