Mediobanca: in netto rialzo l’utile dei 9 mesi, Vinci nuovo direttore generale
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2009-2010, Mediobanca ha registrato un utile netto di 354,4 milioni di euro, in deciso rialzo rispetto ai 39,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I profitti del solo terzo trimestre sono stati pari a 84 milioni, due in più di quelli previsti dal consensus. In crescita del 25% i ricavi a 1,60 miliardi. Le rettifiche di valore sulle attività finanziarie hanno segnato una flessione del 70% a 105,5 milioni. Il Core tier 1 ha superato l’11% dall’11% di fine dicembre 2009.
Alla crescita del giro d’affari hanno contribuito tutte le divisioni di business: +16% per il Corporate & investment banking, +10% per il Retail & private banking, mentre il principal investing (investimenti in principali partecipazioni) è risultato positivo per 133,7 milioni ma in flessione del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel dettaglio, i ricavi dell’area retail & private banking hanno raggiunto quota 627 milioni, ma la divisione ha riportato un rosso di 27,5 milioni (utile di 43,4 milioni un anno fa). A pesare i maggiori costi di Che Banca!, legati soprattutto all’apertura di 24 filiali nell’ultimo anno. La raccolta di Che Banca! è ammontata a 9,1 miliardi, pari al 17% di quella dell’intero gruppo.
Nel trimestre il valore di iscrizione delle partecipazioni è aumentato a 229,4 milioni. Il maggior apporto è dato ovviamente dalle Generali, il cui valore cresce da 1,97 a 2,20 miliardi. Mediobanca ha sottolineato di aver diminuito la sua quota nel Leone di Trieste dal 14,6 al 13,2% per effetto dell’avvenuta incorporazione di Alleanza Assicurazioni.
Il Consiglio di amministrazione ha inoltre sancito il cambio al vertice di piazzetta Cuccia dopo l’addio di Cesare Geronzi che è approdato alla guida delle Generali. Il nuovo presidente, come già ampiamente annunciato, è Renato Pagliaro mentre Francesco Saverio Vinci assumerà l’incarico di direttore generale. Al direttore centrale Clemente Rebecchini è stata assegnata la guida del Principal Investing, tranne che nella compagnia triestina, la cui delega resta a Nagel.