Unicredit batte le attese e alza l’asticella su utile e dividendi. La “preda” Commerzbank fa altrettanto
UniCredit alza la guidance per il prossimo anno e si prepara a inondare di dividendi i propri azionisti. Metà del suo utile sarà infatti distribuito in contanti agli azionisti. Quasi in contemporanea sono arrivati i risultati della promessa sposa Commerbank, che a sua volta ha alzato la guidance.
Utile trimestrale oltre le attese
La seconda maggiore banca italiana, che in questi mesi ha acceso il risiko bancario in Europa entrando come primo azionista nella tedesca Commerzbank, ha registrato un terzo trimestre migliore delle attese.
L’utile netto per il periodo luglio-settembre è stato di 2,51 miliardi di euro, ampiamente superiore rispetto agli 2,27 miliardi del consensus degli analisti. I profitti risultano in rialzo dell’8,2 per cento rispetto all’anno precedente. E’ il quindicesimo trimestre consecutivo di crescita. A livello di redditività il RoTE risulta del 19,7% nel trimestre, in rialzo di 1,4 p.p. rispetto all’anno precedente.
Nei 9 mesi l’utile netto è di 7,7 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto al pari periodo dello scorso anno.
I ricavi netti del trimestre ammontano a 6 miliardi, in aumento del 2,6 per cento anno su anno, sostenuti da un margine di interesse stabile in are 3,6 miliardi, 1,9 miliardi di commissioni (+8,5%) e 165 milioni di accantonamenti per perdite su crediti.
Il consensus indicava ricavi trimestrali a 5,93 miliardi, margine d’interesse netto a 3,5 miliardi e commissioni nette a 1,95 miliardi.
Alzata la guidance
Il gruppo guidato da Andrea Orcel ha contestualmente annunciato la nuova guidance per l’utile netto del 2024 incrementandola a oltre 9 miliardi di euro dalla precedente di superiore a €8,5 miliardi. La guidance sui ricavi netti è stata incrementata a circa €24 miliardi, da superiore a €23 miliardi, riflettendo ricavi migliorati in tutte le categorie nei 9 mesi 2024.
Incrementato anche la quota di accantonamento del dividendo sull’utile netto al 50% dall’attuale 40% a partire dal 2025. La banca ha accantonato per la distribuzione nei nove mesi 7,7 miliardi, ovvero il 100% dell’utile netto, con un acconto dividendo per cassa di circa 1,4 miliardi, in aggiunta al buyback da 1,7 miliardi già partito.
Un mese fa il ceo Andrea Orcel aveva anticipato l’aggiornamento del target di utili per l’intero anno così come la crescita del payout dal 40% al 50% a partire dal 2025. Orcel si era detto fiducioso nella capacità della banca di assorbire gli effetti del ciclo dei tassi e del calo dell’attività in Russia e superare i 9 miliardi di utile anche nel 2025.
Acconto dividendo
Il cda della banca ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo a valere sui risultati dell’esercizio 2024 di complessivi 1,44 miliardi di euro, per un importo unitario pari a 92,61 centesimi di euro.
L’acconto sul dividendo sarà messo in pagamento il giorno 20 novembre 2024, con data di stacco il giorno 18 novembre 2024.
I numeri della “preda” Commerzbank
Sempre stamattina sono arrivati i riscontri di Commerzbank che ha alzato le sue prospettive per l’intero anno e ha richiesto un altro buyback nel tentativo di respingere un un assalto di Unicredit che risulta primo azionista con il 21%.
L’istituto di Francoforte ha leggermente aumentato le sue previsioni per i proventi da prestiti e le commissioni, mantenendo la guidance per un altro profitto record. Commerz prepara un buyback da 400 milioni di euro, dopo che l’utile netto di 642 milioni di euro nel terzo trimestre è stato ben superiore ai 550 milioni di euro stimati dagli analisti. A settembre l’istituto di credito tedesco si è impegnato ad aumentare la redditività e a pagare più denaro agli investitori.
Le parole di Orcel
Il ceo, Andrea Orcel si è soffermato proprio sul dossier Commerz: “Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno, infine, condurre ad una combinazione completa. Questo è in linea con il nostro approccio disciplinato verso le opzioni inorganiche, che continuiamo a valutare secondo criteri finanziari stringenti, mantenendo al contempo opzionalità per il futuro. La nostra priorità su base quotidiana resta comunque l’impegno ad accelerare la nostra indiscussa leadership nel settore e a raggiungere le nostre ambizioni di crescita organica. Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo conseguito per i nostri clienti, per le nostre comunità e per i nostri azionisti, e le nostre persone non perderanno la determinazione a conseguire risultati eccellenti per tutti i nostri stakeholders”.