Notizie Dati Bilancio Mondo Ubs: arriva la trimestrale con utili sopra le attese. Focus anche su guidance terzo trimestre

Ubs: arriva la trimestrale con utili sopra le attese. Focus anche su guidance terzo trimestre

14 Agosto 2024 12:50

La stagione delle trimestrali europee, ormai al capolinea, vede oggi in primo piano Ubs che ha annunciato i dati economico-finanziari del  secondo trimestre 2024. Risultati oltre le attese in termini di utili, con ricavi sostenuti dalla spinta delle principali business unit, in particolare Global Wealth Management, Personal & Corporate Banking, Asset Management ed Investment Bank ma anche dai progressi nell’integrazione con Credit Suisse.

Oltre ai conti vediamo gli spunti tecnici per il titolo quotato sulla Borsa di Zurigo.

Utili trimestrali oltre le attese, guidance per il trimestre in corso

Ubs alla prova dei conti del secondo trimestre 2024 rivelando numeri superiori anche alle attese. In particolare, l’utile netto è salito a 1,14 miliardi di dollari rispetto ai 520,8 milioni indicati dal consensus Bloomberg. I ricavi del gruppo guidato da Sergio Ermotti hanno raggiunto quota 11,9 miliardi. Su base trimestrale si è segnata invece una diminuzione del 6,6%, quando il fatturato si è attestato a 12,74 miliardi. Importante l’apporto della business unit Investment Banking, la quale presenta una crescita positiva del +1,90% sul confronto trimestrale.

“I nostri risultati del primo semestre dimostrano che dalla chiusura dell’acquisizione abbiamo compiuto progressi significativi e che continuiamo a onorare i nostri accordi assunti nei confronti degli stakeholder. Siamo ben posizionati per raggiungere i nostri obiettivi finanziari e tornare ai livelli di redditività che raggiungevamo prima che ci venisse chiesto di contribuire al piano di stabilizzazione di Credit Suisse. Stiamo ora entrando la prossima fase della nostra integrazione che sarà cruciale per realizzare ulteriori significative sinergie in termini di costi, capitali, finanziamenti e tasse. Mentre attuiamo i nostri piani, continuiamo a investire nel posizionamento di UBS per una crescita sostenibile, rimanendo al contempo vicini ai clienti fornendo loro e alle comunità in cui viviamo e lavoriamo risultati ancora migliori”, ha dichiarato il ceo di Ubs, Sergio P. Ermotti, commentando i numeri trimestrali.

Le prospettive

Incertezza e volatilità che rimangono i principali candidati per il trimestre in corso, in previsione delle elezioni presidenziali USA e delle tensioni geopolitiche che non tendono ad arrestarsi. “All’inizio del terzo trimestre, stiamo notando un sentiment positivo degli investitori e un continuo slancio nelle attività finanziarie e nelle negoziazioni dei clienti. Inoltre, ci aspettiamo un certo impatto negativo sul reddito netto da interessi dovuto ai continui cambiamenti nella composizione dell’asset mix del portafoglio in Global Wealth Management e agli effetti del secondo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca nazionale svizzera non ancora inclusi nel nostro pricing dei depositi nel Personal & Corporate Banking”, si legge in una nota della banca svizzera che per la seconda metà del 2024 si attende che la divisione Non-core and Legacy registrerà una perdita ante imposte sottostante pari a circa USD 1 miliardo.

“Ciò si basa sull’aspettativa – spiegano ancora da Ubs – che i ricavi riflettano un moderato rialzo a breve termine dei valori contabili attuali e un continuo progresso nella riduzione dei costi rispetto al trimestre precedente. Se la performance riportata da Non-core and Legacy non supera le aspettative, prevediamo che la nostra aliquota fiscale effettiva nella seconda metà del 2024 sarà di circa il 35%”.

Il punto tecnico sul titolo Ubs

Sul grafico dei prezzi non mancano i segnali operativi da tenere sotto osservazione assieme alla reazione del mercato alla pubblicazione dei dati. Si evince infatti la presenza di alcuni segni di debolezza sul titolo, dati principalmente dalla rottura della trendline di medio periodo (in blu) e del supporto statico (in giallo) in area CHF 25,98. Testato, ed in seguito rigettato, anche il supporto successivo in area CHF 22,57 preannunciando un potenziale rimbalzo. Quest’ultimo tuttavia necessita di ulteriori conferme visti i ripetuti tentativi di attacco alla resistenza statica in area CHF 24,96, momentaneamente andati in porto solamente nella seduta del 14 agosto in scia ai risultati pubblicati: un segnale positivo giungerebbe qualora anche la candela daily chiudesse al di sopra della resistenza statica superiore sul livello di CHF 25,98.

L’oscillatore RSI a 14 periodi ha preannunciato la presenza di debolezza sin dalla costruzione dei massimi relativi a dicembre 2023 e marzo 2024 prima, e maggio e luglio poi. In questi periodi si è generata una divergenza persistente tra il grafico del prezzo e l’oscillatore, culminando con la correzione di oltre il 19% dell’ultimo mese. Crollo avvenuto in concomitanza della conseguente rottura del primo supporto statico (in viola). Questo ha delineato lo scenario per giungere al ribasso complessivo del 10% avvenuto nelle sedute del 2 e 5 agosto, quando si è registrata anche la rottura del secondo supporto statico nell’oscillatore e successivamente di quello dinamico (in verde). Attualmente l’oscillatore ha testato un’inversione al rialzo su quella che è diventata la resistenza statica, contestualmente al tentativo di rottura della resistenza sul grafico dei prezzi, ma entrambi si necessitano delle conferme dalle prossime sedute. Affinché si possa considerare una potenziale invalidazione del movimento ribassista correttivo è necessario che arrivino delle risposte significative su questo fronte. Altrimenti, lo scenario che potrebbe delinearsi vede all’orizzonte anche dei potenziali pattern di doppio o triplo massimo. Il primo che gode già delle conferme in formazione e che ha  raggiunto il primo target di prezzo, in questo caso toccando il livello sui CHF 23,46. Giungendo in area leggermente inferiore, sui CHF 25,95 ci sarebbe stata la conferma anche della presenza del secondo pattern, la quale tuttavia avvenuta con una candela di reazione e pertanto non significativa per delineare scenari ben peggiori. Al momento, pertanto, si ritiene meno probabile un’eventuale conferma di quest’ultimo, ma si rimanda sempre l’ultima parola al mercato, il quale dovrà digerire le indicazioni derivanti dai dati dell’ultimo trimestre trascorso. Nel caso di invalidazione ci si attende infatti una potenziale ripresa in linea con il trend.