Ubi e Cnh pronte alla svolta in borsa, superamento livelli chiave fornirebbe un chiaro segnale rialzista
Ubi Banca e Cnh Industrial mettono la freccia in borsa e pregustano ulteriori allunghi. Dopo una fase di consolidamento dei prezzi entrambi i titoli si trovano ora a fronteggiare zone di resistenza importanti per poi mettere nel mirino i massimi toccati lo scorso anno. Il saldo degli ultimi 12 mesi di Ubi segna il +24%, perfettamente in linea con l’andamento del Ftse Mib, mentre rimane un po’ indietro Cnh con un rialzo del 14%. La situazione si capovolge prendendo come riferimento il grafico degli ultimi 5 anni che vede un +50% per Cnh e -50% per Ubi. Oggi entrambi i titoli segnano un progresso di circa mezzo punto percentuale, sottoperformando il Ftse Mib che sale di oltre l’1%.
Ubi Banca: riagguanta i 3 euro
Il titolo del gruppo bancario dagli inizi del 2020 è inserito in una fase di consolidamento dei prezzi ostacolato dai 3 euro. Questo rappresenta un livello di resistenza importante per Ubi che ha impedito l’ascesa ai corsi per tre volte negli ultimi mesi. Con il cambio di marcia delle ultime sedute, il titolo si è riportato a quota 3 euro, anche se bisognerà attendere il break con forza dei 3,07 euro per avere un chiaro segnale rialzista con target 3,22 e 3,5 euro. Al contrario, invece, il supporto da monitorare è quello statico dei 2,65 euro che, se infranto, potrebbe innescare una discesa verso 2,6 euro (dove passa la media mobile 200 periodi) e 2,43 euro.
Per chi volesse operare su Ubi Banca con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Turbo Long con ISIN: NL0014036964. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Turbo Short ISIN: NL0014037038.
Cnh Industrial: di nuovo al test dei 10 euro
Agli inizi del 2020 il titolo del colosso italo-statunitense ha fallito il tentativo di break deciso dei 10 euro. Grazie ai recenti rialzi, Cnh si è riportata nuovamente in zona 10 euro che, se superato, potrebbe aprire la strada al titolo verso i successivi target collocati a 10,2 e 10,5 euro, quest’ultimo livello coincide con i massimi toccati lo scorso anno. Al ribasso, invece, un chiaro segnale si avrebbe alla rottura di area 9,5 euro, dove passa il 38,2% di Fibonacci (di tutto l’uptrend avviato ad agosto 2019), che potrebbe provocare discese verso la media mobile 200 periodi e poi un graduale ritorno in area 9 euro.
Per chi volesse operare su Cnh Industrial con certificati a leva long, si potrebbe considerare per esempio il Mini Long con ISIN: NL0013877186. In alternativa chi ha view ribassista può operare con questo Mini Short ISIN: NL0012667554.