Stm corre sul Ftse Mib, sponda da Cina che non ridurrà incentivi auto elettriche
Gli incentivi statali di Pechino per l’acquisto di veicoli elettrici non saranno ridotti a metà anno. La rassicurazione arriva da Miao Wei, ministro dell’industria cinese, che scaccia il timore che la Cina provveda al taglio deigli incentivi a luglio 2020 così come fatto lo scorso anno. “Al fine di stabilizzare le aspettative del mercato e garantire lo sviluppo sostenibile del settore, quest’anno i sussidi per i veicoli a nuova energia rimarranno relativamente stabili e non verranno ridimensionati in modo significativo”, ha detto il ministro senza però specificare se entro il 2021 i sussidi saranno completamente esauriti, come affermato in precedenza dal governo.
Le vendite di veicoli elettrici sono diminuite per sei mesi consecutivi in Cina, ossia da quando il governo ha ridotto gli incentivi a luglio. A dicembre le vendite di auto elettriche in Cina è sceso del 15% a/a dopo il tracollo ben più vistoso di novembre (-42%) e ottobre (-45%).
Equita Sim rimarca come la notizia abbia risvolti positivi per i titoli esposti al settore dei veicoli elettrificati come Umicore, STM e Infineon in quanto costituisce un segnale di apertura da parte del governo cinese nel rivedere il sistema di incentivi. Gli incentivi attualmente in vigore nel paese riguardano prevalentemente veicoli a medio-elevato range di autonomia, per cui favoriscono produttori come Tesla o come gli OEM europei che vendono veicoli nella fascia alta.
Tesla ha appena avviato la nuova fabbrica in Cina dedicata al Model 3. STM risulta tra i fornitori di Tesla ed è quindi potenzialmente un grande beneficiario delle vendite della Model 3 in quanto è l’unico fornitore di MOSFET (transistor metallo-ossido-semiconduttore a effetto di campo) in carburo di silicio per l’inverter dell’auto.
A Piazza Affari oggi il titolo STM sale dello 0,85% circa 24,92 euro, riavvicinando i massimi pluriennali toccati il mese scorso.